PEZZI STORICI DELLA COLLEZIONE ZANOTTA

Il passare del tempo non solo ha lasciato inalterata la percezione della loro bellezza, ma ha rafforzato il valore di buoni progetti tanto da diventare il cuore della filosofia aziendale Zanotta.

Ecco i pezzi ancora in collezione – molti dei quali vere e proprie icone incluse nelle collezioni museali in tutto il mondo – dei quali oggi Zanotta si appresta a celebrare significativi anniversari: dai 100 anni della poltroncina smontabile Moretta di Bernard Marstaller, agli 80 dello specchio Milo, che con la sua silhouette omaggia la passione di Carlo Mollino per le sinuosità femminili.

Resta perfetta per i momenti di relax odierni, come lo era 70 anni fa, la poltrona/ chaise longue Maggiolina di Marco Zanuso; mentre 60 anni fa dall’intelligenza ironica e provocatoria di Achille e Pier Giacomo Castiglioni nacquero gli intramontabili Sella e Mezzadro, guizzo interpretativo di esigenze quotidiane come parlare ad un telefono allora appeso al muro o sfruttare la flessibilità e l’essenzialità di una seduta da trattore per farne uno sgabello da casa.

Lo sgabello Mezzadro dei fratelli Castiglioni compie 60 anni

 

Ancora i fratelli Castiglioni, 30 anni fa (nel 1987), trasformarono uno spunto linguistico, il termine “basel” (in italiano, gradino) in un’oggetto multifunzionale: il Basello, appunto.

Tavolino-sgabello-gradino: il Basello dei fratelli Castiglioni è del 1987

 

Anche tra i prodotti Zanotta più recenti, il successo nel tempo comincia ad essere un elemento di rilievo e così prodotti come la sedia Talia di Roberto Barbieri, la serie di tavolini Smallwire di Arik Levy ed il divano dalla forma organica Koochy di Karim Rashid sono al loro decimo anno di collezione, forti a loro volta della capacità di integrarsi con le icone che li hanno preceduti.

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