La vita della Biennale attraverso i dati: un’opera concettuale, un workshop e una tavola rotonda.
Qual è l´impatto di un evento globale come la Biennale di Architettura sulla città di Venezia? Quali tracce digitali lasciano sui social network le persone e le organizzazioni durante la Biennale? Come raccogliere questi dati e trasformarli in un’esperienza condivisa e come è possibile usarli per nuove forme di programmazione della vita culturale, comprensive delle espressioni dei cittadini?
Il progetto sperimentale Human Architecture cerca di rispondere a queste domande attraverso una tavola rotonda – domani 18 ottobre alla Pescheria di Rialto – un workshop il giorno successivo presso l’Università Ca Foscari e l’opera realizzata da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico visitabile al Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale fino al prossimo 25 novembre.
Nell’era dell’informazione e della comunicazione globale, la Biennale è un dialogo ubiquo in cui i confini di Venezia si estendono a tutto il mondo, mentre persone e organizzazioni si uniscono in una conversazione planetaria. Human Architecture usa i social network per comprendere questo dialogo globale.
I dati, raccolti in 54 lingue da Facebook, Twitter e Instagram, sono resi anonimi e utilizzati in forme aggregate per descrivere le forme e le dinamiche delle relazioni umane intorno alla Biennale, dando vita ad architetture visuali che generano tre diversi paesaggi di dati in tempo reale: in “Architecture” i temi delle conversazioni formano architetture tridimensionali in cui esplorare le correlazioni fra i temi; “Influences” mostra come i temi trattati nelle conversazioni si influenzano a vicenda: più le onde si muovono in sincronia, più i temi mostrati sono correlati e attivi; “Idiomatics” mostra le lingue delle conversazioni. Più sono intensi i collegamenti tra le lingue, più alta è l’intensità delle interazioni.
Il progetto genera set di open data accessibili e usabili da chiunque, mettendoli al centro di un programma culturale rivolto a scuole, artisti, ricercatori, designer, cittadini. Human Architecture promuove una nuova visione dei dati, fatti con le persone e non sullepersone, in cui scienza e tecnologia escono dalla separazione del laboratorio per vivere al centro della società attraverso le dimensioni dell’arte, del design e dell’architettura.
Credits
Human Architecture. The life of Biennale through data è un’opera finanziata da: Fondazione Alberto Peruzzo, EU Commission through its programme STARTS
Curatore Marco Trevisan, Fondazione Peruzzo
Partner tecnologico HER – Human Ecosystems Relazioni
Concept e realizzazione Salvatore Iaconesi e Oriana Persico
Il progetto è parte della European Ai Alliance.