Capaci di rispondere alle sfide del cambiamento climatico in atto, ambientalmente e socialmente responsabili, in grado di limitare i danni dell’overtourism: le città europee del futuro sono il tema della dodicesima edizione del Premio Internazionale Ischia di Architettura (PIDA), che si è concluso sull’isola il 5 ottobre con i premi nazionali e internazionali e gli esiti del workshop di progettazione mirato al recupero ambientale e paesaggistico dell’area oggetto della frana di Casamicciola del 26 novembre 2022.
Il Premio internazionale è stato assegnato all’architetto Benedetta Tagliabue, fondatrice – con Enric Miralles – dello studio Benedetta Tagliabue-Embt, che oggi ha sedi a Barcellona, Shangai e Parigi. Oltre ai progetti già famosi, come il mercato di Santa Caterina a Barcellona e il Parlamento scozzese a Edimburgo, nel corso della sua conferenza Tagliabue ha presentato anche le opere più recenti, tra cui la chiesa di San Giacomo a Ferrara, o tuttora in corso, come il lungomare di Rimini e la stazione ‘Centro Direzionale’ della metropolitana di Napoli.
Il premio nazionale alla carriera per gli alberghi e le spa è stato assegnato a Marco Piva.
Premio nazionale per gli alberghi a Starching, con il progetto del Six Senses a Roma, e allo studio altoatesino Noa, con la spa dell’Hubertus.
Assegnati anche i premi PIDA Fotografia, al portoghese Fernando Guerra (in mostra nel chiostro di San Francesco a Forio, dove si sono svolti i convegni e le conferenze, una selezione delle sue fotografie, e PIDA Giornalismo, alla direttrice di Elle Decor Livia Peraldo.
Infine, premio PIDA Napoli a Uberto Siola, già parlamentare e a lungo preside del dipartimento di architettura dell’università di Napoli Federico II, oggi direttore del Centro Interdipartimentale di Progettazione Urbana “Luigi Pisciotti” e presidente della Fondazione Internazionale per gli Studi Superiori dell’Architetturai.
«è stata un’edizione di importanti riflessioni e proposte – spiega Giovannangelo De Angelis, presidente del PIDA. Il titolo dell’edizione, del resto, è Polimorphis, termine che riassume la capacità di assumere forme, aspetti, modi di essere diversi secondo le varie circostanze, e che in un certo senso anticipa una delle caratteristiche essenziali delle metropoli del domani, la versatilità. A cui si è aggiunto uno sguardo critico, e costruttivo, per il futuro dell’isola d’Ischia».
Introdotto dai saluti di Massimo Crusi, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, il panel del 3 ottobre si è occupato di città felici e sostenibili con Stefano Bartolini, che all’università di Siena ha istituito il corso di Economia della Felicità; di approcci sociali (con Christian De Iuliis), tecnologici (con Massimo Russo e Moreno Maggi) e istituzionali con Gianluca Loffredo).
Alle presentazioni degli studi che si occupano in particolare di progettazione alberghiera, il 4 ottobre si sono aggiunti un focus sulla rigenerazione di Salsomaggiore Terme curata dagli architetti Maria Pilar Vettori ed Emilio Faroldi e uno sguardo d’insieme sull’isola d’Ischia affidato a Marco Imperadori, titolare presso il Politecnico di Milano della cattedra di Progettazione e Innovazione Tecnologica alla Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura.
Sabato 5 ottobre è stata la giornata della conferenza svolta da Benedetta Tagliabue, preceduta dall’intervento dell’urbanista Maurizio Carta, che ha presentato il suo nuovo “Romanzo urbanistico. Storie dalle città del mondo”, edito da Sellerio, e l’intervento di Gianni Biondillo, noto architetto e scrittore milanese che affronta le città con lo sguardo e la prospettiva dei pedoni.
Il Premio Internazionale Ischia di Architettura (PIDA) è realizzato con il contributo della Regione Campania – Direzione Generale Governo del Territorio e con il sostegno dell’Ordine dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Napoli e del Comune di Forio. Gold sponsor Isopan e Mapei.