Arte contemporanea nei borghi, dal 24 giugno la quarta edizione di Una Boccata d’Arte

Prende il via il 24 giugno e prosegue fino al 24 settembre 2023 la quarta edizione di Una Boccata d’Arte, il progetto diffuso di arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes.
Ogni anno 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artisti di età, provenienza, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano venti interventi in relazione con il territorio e le tradizioni delle comunità locali.

Di regione in regione, Una Boccata d’Arte promuove il sorprendente patrimonio costituito dai piccoli centri per attivare processo creativo inclusivo rivolto all’ampio pubblico anche grazie al coinvolgimento delle comunità e alle relazioni che si generano tra artista, abitanti, amministrazioni, associazioni, commercianti e artigiani locali.

Nell’Italia settentrionale quest’anno il progetto diffuso coinvolge Fénis in Valle d’Aosta, con l’installazione site-specific di Stefanie Egedy, a cura di Threes; Vermogno, frazione di Zubiena in Piemonte, con il gioco collettivo Victimula di Invernomuto; Castelvecchio di Rocca Barbena in Liguria con l’intervento di Leonardo Meoni; Gardone Riviera dove le dieci bandiere di Serena Agitata, di Jacopo Benassi, a cura di Threes, evocano un mare in costante movimento; Pieve Tesino in Trentino con To Live Inside a Second di Benjamin Jones che racconta le storie delle persone che, partendo dal Tesino, portarono in tutta Europa le stampe che ritraevano i soggetti dell’epoca e la singola storia di Alcide De Gasperi; Costozza di Longare in Veneto, con un’installazione di Diego Perrone nella piccola chiesa di San Michele; Aquileia in Friuli-Venezia Giulia dove l’artista tedesca Judith Hopf presenta Relation Rests, un intervento composto da un’opera sonora e due sculture che indaga il rapporto tra contemporaneo e reperto archeologico, tra quotidiano e antico.

 

Costozza (Vicenza). Ph. Daniele Volpe. Courtesy: Comune di Costozza. Nella piccola chiesa di San Michele nella frazione di Longare Il frullamento del mare di latte di Diego Perrone è un’installazione ambientale composta da una serie di opere scultoree e una selezione di libri che ripercorrono le peculiari origini geologiche del territorio.

 

Proseguendo in centro Italia, l’intervento La montagna è ancora in movimento di Raghad Saqfalhait a Travo in Emilia-Romagna si ispira ai racconti degli abitanti del borgo; a Fosdinovo in Toscana si incontra una videoinstallazione di Theodoulos Polyviou in collaborazione con Loukis Menelaou; a Toscolano, frazione di Avigliano Umbro, l’opera Pila Thinkerwiller di Mattia Pajè è composta da due lastre di metallo incise collocate alle estremità nord e sud del borgo; Eight Types of Whistles di Margherita Raso a Petritoli nelle Marche è un intervento diffuso composto da un’installazione sonora e una serie di disegni affissi per le vie del borgo; a Rocca Sinibalda in Lazio il progetto Follow the Braid di Laetitia KY consiste in una statua in scala 1:1 del corpo dell’artista, dotata di capelli realizzati con lunghe corde intrecciate che si diramano tra le vie del borgo, mentre Sagra della Lucertola di Simone Carraro a Pietracamela in Abruzzo è una messinscena carnevalesca sullo sfondo di un borgo brulicante di muschi e piccoli rettili, dove la presenza umana è legata al ricordo di un tempo in cui l’uomo era strettamente legato al territorio.

 

Rocca Sinibalda (Rieti). Courtesy: Associazione Culturale Rokka Village. Qui il progetto Follow the Braid di Laetitia KY consiste in una statua in scala 1:1 del corpo dell’artista, dotata di capelli realizzati con lunghe corde intrecciate che si diramano tra le vie del borgo conducendo il pubblico ad una serie di fotografie installate in luoghi nascosti

 

In Molise, nel borgo di Agnone, Diego Miguel Mirabella ha realizzato una scultura in bronzo intitolata Il buffone: un malinconico cantastorie, un albero ricoperto con i decori della Pontificia Fonderia Marinelli che dal 1040 realizza le campane per i Papi; a Cetara in Campania il progetto diffuso Abbronzatissimi Pallidissimi di Serena Vestrucci innesca una ‘perturbazione atmosferica’ che porta la neve al mare; con Barely Invisible Cities a Maruggio in Puglia, Evita Vasiļjeva riflette sulla funzione preclusiva di recinzioni e cancelli attraverso tre sculture-panchine che si appropriano dell’estetica di inferriate arrugginite.
Me ne andrei nella roccia della Lieta di Arianna Pace, a Rivello in Basilicata, è un intervento diffuso che prende le mosse da una riflessione sul paesaggio locale e sul grande pino domestico che da quasi due secoli abita il borgo. A Santa Severina in Calabria Mohsen Baghernejad Moghanjooghi realizza l’intervento d’io, bio composto da tre opere in cui la parola scritta diventa materia e si piega alle esigenze espressive dell’artista.
Nel punto più alto di Pollina, in Sicilia, l’obelisco Axis Mundi di Ella Littwitz restituisce storie e leggende legate al territorio. Infine a Belvì, in Sardegna, Serpentina Per un mūsēum senza tempo di Raffaela Naldi Rossano nasce dall’osservazione della collezione del futuro Museo di Scienze Naturali del paese e racconta un museo che esiste nell’immaginario della comunità, in una condizione atemporale.

 

Agnone (Isernia), Molise. Courtesy: Comune di Agnone. Nel borgo Diego Miguel Mirabella ha realizzato una scultura in bronzo intitolata Il buffone: un malinconico cantastorie, un albero ricoperto con i decori della Pontificia Fonderia Marinelli che dal 1040 realizza le campane per i Papi.

 

Una Boccata d’Arte è il progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, in reazione alla pandemia, per creare nuove opportunità di espressione per artisti emergenti e affermati. Oggi Una Boccata d’Arte è un appuntamento consolidato che ogni anno coinvolge 20 borghi con meno di 5mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio italiano, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte e del turismo. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari.

L’iniziativa alimenta una rete diffusa di relazioni e partecipazioni che diventa ogni anno più ampia: a oggi sono stati coinvolti 80 comuni e 80 artisti, insieme a sponsor tecnici, associazioni locali e persone che a vario titolo rendono possibile la realizzazione degli interventi. A ogni edizione sempre più borghi si candidano per partecipare a Una Boccata d’Arte e negli ultimi tre anni, grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, ben venti installazioni sono diventate permanenti.

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