Ieri mattina a Venezia la conferenza stampa di presentazione della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, che aprirà al pubblico dal 26 maggio al 25 novembre 2018.
Curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, con il titolo ‘Freespace’ la mostra quest’anno si occupa di spazio e quindi di architettura, se per architettura intendiamo – come ricorda il Presidente della Biennale Paolo Baratta – il pensiero applicato allo spazio nel quale viviamo e abitiamo.
Ma lo spazio di Freespace è lo spazio libero, gratuito, disponibile a tutti, secondo il manifesto messo a punto l’anno scorso dalle curatrici per chiamare all’azione e alle proposte espositive gli architetti da tutto il mondo.
Una call dalla quale le due socie di Grafton hanno estratto i 71 partecipanti alla mostra e i 29 progettisti che li affiancheranno nelle due sezioni speciali di ‘Close Encounter, meetings with remarkable projects’ (riflessione su progetti famosi del passato) e ‘The Practice of Teaching’, che raccoglierà lavori sviluppati nell’ambito dell’insegnamento.
un momento della conferenza stampa di presentazione, con il presidente della Biennale Paolo baratta in dialogo via Skype con le curatrici Shelley McNamara e Yvonne Farrell |
Il manifesto di Farrell e McNamara si concludeva con un antico proverbio greco che riassume il senso della loro ricerca: “una società cresce e progredisce quando gli anziani piantano alberi alla cui ombra sanno che non potranno sedersi“.
Freespace è il gesto di generosità dell’architettura aggiunge valore alla società. Può consistere nelle sedute di pietra che disegnano la facciata esterna di Palazzo Medici Riccardi a Firenze trasformandola in un muro che racchiude uno spazio pubblico; o la seduta alla soglia dell’ingresso del civico 24 di via Quadronno a Milano di Angelo Mangiarotti, che accoglie e dà il benvenuto al visitatore.
Insomma lo spazio libero non è una questione economica anche se spesso richiede tutto l’impegno, l’intelligenza e la passione dell’architetto per trovare un equilibrio tra il denaro del committente e l’architettura, ma quando riesce si trasforma in un valore aggiunto per la società, perché la mancanza di architettura rende più pesante la povertà.
«Quando l’architetto possiede una mentalità civile, è capace di resistere alle pressioni del mercato e di ascoltare le istanze delle persone allora forse il suo pensiero non disegna più solo architettura ma una nuova geografia del mondo», ha detto Yvonne Farrell.
Shelley Mcnamara e Yvonne Farrell |
La 16. Mostra di Architettura sarà affiancata da 65 partecipazioni nazionali ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sette i Paesi presenti per la prima volta: Antigua & Barbuda, Arabia Saudita, Guatemala, Libano, Mongolia, Pakistan, e la Santa Sede con un proprio padiglione sull’Isola di San Giorgio Maggiore.
Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, sarà curato da Mario Cucinella con il titolo di Arcipelago Italia.
Due i Progetti Speciali: il Progetto Speciale Forte Marghera a Mestre, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, che consiste in un’installazione degli architetti Sami Rintala e Dagur Eggertsson, realizzata anche per ospitare alcune manifestazioni in programma a Forte Marghera; e il Progetto Speciale al Padiglione delle Arti Applicate presso le Sale d’Armi dell’Arsenale realizzato in collaborazione con il V&A di Londra, a cura di Christopher Turner e Olivia Horsfall Turner, che si interroga sul futuro del social housing presentando un frammento del complesso di case popolari Robin Hood Gardens progettato da Alison e Peter Smithson nell´East London e completato nel 1972.
Arsenale, lo spazio delle Artiglierie (foto Giulio Squilliacciotti, courtesy La Biennale di Venezia |
I 71 partecipanti selezionati per la 16. Mostra di Architettura della Biennale di Venezia
6a architects (Tom Emerson; Stephanie Macdonald; John Ross; Owen Watson)
Alison Brooks Architects
Álvaro Siza 2 – Arquitecto, SA
Amateur Architecture Studio (Wang Shu; Lu Wenyu)
andramatin (Andra Matin, Giacarta, Indonesia)
Angela Deuber Architect
architecten de vylder vinck taillieu (Jan de Vylder; Inge Vinck; Jo Taillieu)
Arrea architecture (Maruša Zorec, Lubiana, Slovenia)
Assemble (Jane Issler Hall; Mathew Leung; Alice Edgerley; Adam Willis; Fran Edgerley; Amica Dall; Giles Smith; James Binning; Paloma Strelitz; Lewis Jones; Joseph Halligan; Louis Schulz; Maria Lisogorskaya; Karim Khelil; Anthony Engi Meacock)
Atelier Peter Zumthor & Partner
Aurelio Galfetti (Lugano e Bellinzona, Svizzera)
Barclay & Crousse (Sandra Barclay; Jean-Pierre Crousse, Lima, Perù)
BC architects & studies (Ken De Cooman; Nicolas Coeckelberghs; Wes Degreef; Laurens Bekemans)
Benedetta Tagliabue – Miralles Tagliabue EMBT (Benedetta Tagliabue; Elena Nedelcu; Joan Callís)
BIG – Bjarke Ingels Group (Bjarke Ingels; Sheela Maini Søgaard; Finn Nørkjær; Thomas Christoffersen; Kai-Uwe Bergmann; Andreas Klok Pedersen; David Zahle; Jakob Lange; Beat Schenk; Daniel Sundlin; Brian Yang; Jakob Sand)
Burkhalter Sumi Architekten (Marianne Burkhalter; Christian Sumi) con Marco Pogacnik
Carla Juaçaba
Caruso St John Architects (Adam Caruso; Peter St John)
Case Design (Anne Geenen; Samuel Barclay, Mumbai, India)
Cino Zucchi Architetti (Milano, Italia)
Crimson Architectural Historians (Ewout Dorman; Michelle Provoost; Cassandra Wilkins; Wouter Vanstiphout; Simone Rots; Annuska Pronkhorst)
David Chipperfield Architects (David Chipperfield; Alexander Schwarz; Martin Reichert; Christoph Felger; Eva Schad; Harald Müller)
de Blacam and Meagher Architects (Shane de Blacam; John Meagher)
Diller Scofidio + Renfro (Elizabeth Diller; Charles Renfro; Ricardo Scofidio; Benjamin Gilmartin)
DnA_Design and Architecture (Xu Tiantian, Pechino, Cina)
Dorte Mandrup A/S (Dorte Mandrup; Frants Nielsen)
Elemental (Alejandro Aravena; Gonzalo Arteaga; Juan Cerda; Diego Torres; Victor Oddo)
Alejandro Aravena; Gonzalo Arteaga; Juan Cerda; Diego Torres; Victor Oddo
Elizabeth Hatz Architects
Estudio Carme Pinós
Flores & Prats (Eva Prats; Ricardo Flores)
Francesca Torzo Architetto
Gion A. Caminada
GrupoSP (Alvaro Puntoni; Joao Sodre)
Gumuchdjian Architects (Philip Gumuchdjian)
Hall McKnight (Alastair Hall; Ian McKnight)
Inês Lobo, Arquitectos (Inês Lobo; João Rosário)
Jensen og Skodvin Arkitekter AS (Jan Olav Jensen; Børre Skodvin; Torunn Golberg; Torstein Koch)
John Wardle Architects (John Wardle, Stefan Mee, Meaghan Dwyer, Bill Krotiris, Jane Williams, Melbourne)
Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA (Tokyo, Giappone)
Kieran Long ; Johan Örn; James Taylor-Foster (Stoccolma, Svezia) con ArkDes
Lacaton & Vassal Architects (Anne Lacaton; Jean Philippe Vassal)
Laura Peretti Architects
Maria Giuseppina Grasso Cannizzo
Marie-José Van Hee architecten
Marina Tabassum Architects
Matharoo Associates (Gurjit Singh Matharoo, Ahmedabad, India)
Michael Maltzan Architecture
Niall McLaughlin Architects
O´Donnell + Tuomey (John Tuomey; Sheila O´Donnell)
Paredes Pedrosa Arquitectos (Angela Garcia de Paredes; Ignacio G. Pedrosa)
Paulo Mendes da Rocha
Peter Rich Architects
Rafael Moneo, Arquitecto
Rintala Eggertsson Architects (Dagur Eggertsson; Vibeke Jensen; Sami Rintala)
RMA Architects (Rahul Mehrotra; Nondita Correa Mehrotra; Robert Stephens; Payal Patel)
Robert McCarter, Professor of Architecture
Room11 Architects (Thomas Bailey; Nathan Crump; Megan Baynes)
Rozana Montiel Estudio de Arquitectura
Salter Collingridge Design (Peter Salter; Fenella Collingridge)
Sauerbruch Hutton (Matthias Sauerbruch; Louisa Hutton; Juan Lucas Young)
Skälsö Arkitekter (Joel Phersson; Erik Gardell; Lisa Ekström; Mats Håkansson; Axel Wolgers)
Souto Moura – Arquitectos, S.A.
Studio Anna Heringer
Studio Gang
Studio Odile Decq
Talli Architecture and Design (Pia Ilonen; Minna Lukander; Martti Lukander)
Tezuka Architects (Takaharu Tezuka; Yui Tezuka)
Toyo Ito & Associates, Architects
Vector Architects (Gong Dong)
VTN Architects (Vo Trong Nghia)
Weiss/Manfredi (Marion Weiss; Micheal Manfredi)
La 16. Mostra è realizzata con il sostegno di Rolex, partner e orologio ufficiale della manifestazione, dei donors e delle istituzioni del territorio che in vario modo sostengono La Biennale.
Sponsor della manifestazione sono Artemide, Edison, JTI, Vela – Venezia Unica, Oakmount, Seguso Vetri d’Arte e Trenitalia.
Arsenale, le Gaggiandre (foto Giulio Squillacciotti, courtesy La Biennale di Venezia) |