Cinema e architettura, Verona città macchina

La Città Macchina è il nuovo film – questa volta dedicato a Verona – della serie Città Novecento prodotta da Diego Biello per Filmedea a cura di Dario Biello.

Contro ogni stereotipo, il film – accompagnato da oltre 30 interviste, tra gli altri a Mario Botta, Milo Manara, Tobia Scarpa, Ugo La Pietra, Alfonso Femia e Kjetil Trædal Thorsen di Snøhetta – presenta una città inaspettatamente futurista. Una città il cui quotidiano locale pubblicava nel 1909, prima di Le Figaro, il Manifesto di Filippo Tommaso Marinetti, e che negli anni seguenti incarnò un’epoca di utopia e progresso, dove l’acqua dava energia, le case ruotavano su sé stesse con la Villa Girasole di Ettore Fagiuoli e Angelo Invernizzi, dove si trovava la Stazione Frigorifera più grande d’Europa e il magazzino-macchina dei libri di Pier Luigi Nervi.

 

Ettore Fagiuoli e Angelo Invernizzi: disegno originale di Villa Girasole (1929-1935).

 

Non la Verona del balcone di Giulietta come attrazione turistica di Open to meraviglia insomma, ma la città di Libero Cecchini e del padre dell’urbanistica italiana Luigi Piccinato.

Protagonista del film un ricercatore e fotografo, interpretato da Alessandro Preziosi, che insegue lo spirito futurista della città impersonificato da una Lancia Lambda Siluro del 1927 guidata da una donna misteriosa.
Un inseguimento oltre il XX secolo, dalla Rivoluzione Industriale alla Ricostruzione del dopoguerra, fino alla rigenerazione urbana del presente e la ricerca del domani, il tutto in costante equilibrio tra i valori tradizionali locali e le visioni globali internazionali di una città che è anche fiera e mercato aperto sul mondo.

 

 

La città macchina – Verona ‘900, già alla Festa del Cinema di Roma, è stato presentato alla 80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e alla Biennale di Architettura.

Il film, come nelle intenzioni della Serie Città Novecento, intende essere la rappresentazione di sintesi, tra documenti originali di archivio e ricostruzioni cinematografiche, degli aspetti più intimi dei principali protagonisti del Novecento.

La Città Macchina – regia e soggetto di Dario Biello – è una produzione Filmedea, in collaborazione con Luce Cinecittà, con il supporto della Veneto Film Commission e tra gli altri dell’Università Iuav di Venezia, del Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Mantova, della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana e della Sapienza di Roma, con il contributo della Regione Veneto – Programma Operativo Complementare al Por Fesr 2014-2020 della Regione Veneto e dei principali stakeholder pubblici e privati del territorio veronese.

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