Presentati ieri presso la sede di Ance Brescia i risultati del progetto di ricerca ENEA (Efficienza Nuova per l’Energia e l’Antisismica) avviato due anni fa da Moretti Spa, che ha coordinato un gruppo di lavoro comprendente CarraroLab, Effegi Systems e Saef.
Realizzato con il sostegno di Unione Europea e di Regione Lombardia all’interno del bando “Smart Living”, il progetto, che ha comportato un investimento di quasi 600mila euro, ha messo a punto una piattaforma integrata per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio edilizio esistente che si concretizzerà nei prossimi mesi in una nuova divisione operativa di Moretti Spa che promuoverà e realizzerà interventi sull’esistente con strumenti innovativi, a basso impatto e di elevata qualità estetica.
Sono almeno 4 milioni in Italia gli edifici che avrebbero bisogno di cura per ridurne l’impatto ambientale, migliorarne la sicurezza strutturale alla luce delle nuove e più accurate carte sismiche sulle quali si basa la normativa vigente, e il comfort abitativo. Interventi che contribuirebbero anche a migliorare il paesaggio del Paese e, non ultimo, a rimettere in moto un’economia da anni stagnante creando nuove opportunità di investimento e di lavoro.
È esattamente al concetto di ‘cura’ che ha fatto riferimento la vice presidente del gruppo Valentina Moretti questa mattina illustrando il progetto ENEA, che per gli edifici prevede interventi di diagnostica, analisi, progettazione e intervento analoghi ai processi adottati in medicina, e una metodologia che riunisce per la prima volta in un unico interlocutore azioni specializzate attualmente affidate a diversi attori.
In ENEA convergono edilizia, meccanica e digitale come è stato evidenziato con una visita in realtà virtuale – sviluppata con le tecnologie digitali di CarraroLab – del primo caso di studio del progetto ENEA, una superficie industriale monopiano di 3.200 mq edificata nel 1998 ad Adro (BS).
I dati ricavati dai rilievi diagnostici sono confluiti in un modello Bim, evidenziando i punti di debolezza, tradotti in valori quantitativi facilmente confrontabili con i benchmark dettati dalla legislazione vigente.
Il modello a sua volta ha dato vita al progetto di intervento, anch’esso misurabile sia in forma di elevamento degli standard strutturali, antisismici ed energetici sia nel calcolo del pay-back (il ritorno sull’investimento), con ottimi risultati.
In particolare l’adozione, per la testa dei pilastri esistenti, di una soluzione meccanica sotto brevetto sviluppata da Effegi ha portato l’indice PGA (Peak Ground Acceleration) a un valore di 0,164 ag/g, migliore di quello richiesto dalla normativa antisismica, e l’indice di performance energetica complessiva dagli attuali 632,2 MW/h/a (classe E) a 210,2 MW/h/a (Classe B).
Di fatto, investendo nella diagnostica i costi di progettazione si dimostrano leggermente superiori a quelli della progettazione tradizionale mentre si riducono sensibilmente i costi legati agli interventi di riqualificazione. Interventi che, come vedremo prossimamente, avranno inoltre un impatto limitato sull’agibilità dell’edificio e caratteristiche estetiche di qualità.