Si apre il 28 aprile al Museo archeologico regionale di Aosta la mostra “La città e il territorio”, che rende omaggio al fotografo Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013). La mostra, che conta 200 fotografie, indaga l’idea di progettualità dello sguardo del grande fotografo, da sempre interessato ai problemi legati all’urbanistica e all’antropizzazione del paesaggio naturale.
Basilico, architetto di formazione, è conosciuto a livello internazionale per le sue fotografie dedicate all’architettura e ai paesaggi urbani postindustriali. La mostra aostana accosta questa produzione, più nota al grande pubblico, alla fotografia di paesaggio, altro tema sempre al centro della sua ricerca. La montagna è la protagonista delle immagini che compongono il lavoro sulla Valle d’Aosta, realizzato nel 1991. Attraverso trenta tappe, Basilico ha disegnato le strade d’accesso alla regione. La finalità di questo rigoroso lavoro è rendere leggibile il territorio, per favorirne la conoscenza attraverso la complessità resa dalla fotografia.
2011 Beirut. Serie di 8 foto inedite di Beirut realizzate in occasione di una missione per Solidère (© Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico, Milano) |
L’itinerario espositivo, diviso per nuclei di ricerca e non strettamente cronologico, prende l’avvio da uno dei suoi lavori più noti, quei Milano Ritratti di fabbriche(1978-1980) che hanno segnato l’inizio delle sue indagini sulle città del mondo. Seguono immagini a colori inedite di Beirut ricostruita (2011) e di alcune metropoli del mondo (Shanghai, Rio, Istanbul, Mosca) e le trasformazioni del paesaggio contemporaneo con immagini dedicate alla montagna, in Valle d’Aosta, e al passo del San Gottardo, in Svizzera.
Shanghai, 2010. Dalla serie Metropoli. Serie di 15 foto di diverse datazioni e diversi formati: New York, Buffalo, San Francisco, Mosca, Shanghai, Rio, Istanbul, Gerusalemme, Milano (© Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico, Milano) |
Novantasei foto provengono poi dal lavoro Sezioni del paesaggio italiano, compiuto in collaborazione con Stefano Boeri per la Biennale di Architettura di Venezia del 1998. Fa seguito un’ampia indagine realizzata in collaborazione con l’architetto Luigi Snozzi in una cittadina svizzera, Monte Carasso (1996). Conclude l’itinerario una selezione di immagini di paesaggio, scattate in luoghi e occasioni diverse, tra le quali quelle commissionate dalla Mission Photographique de la Datar (1984-1985) in Francia.
1997 Gottardo, Svizzera, formato 83×11, realizzata per la banca del Gottardo ((© Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico, Milano) |
Il catalogo, edito da Scalpendi, contiene testi di Angela Madesani, di Giovanna Calvenzi e di Daria Jorioz.
La mostra resterà aperta fino a domenica 23 settembre (orario 9-19, tutti i giorni).