L’11 giugno scadevano i termini per la presentazione delle candidature al concorso organizzato dalla Triennale di Milano e dal Comune di Milano in collaborazione con il locale Ordine degli Architetti per la progettazione della nuova sede dell’Urban Center di Milano nel Palazzo dell’Arte.
Esaminate le 69 candidature ricevute, la giuria – presieduta da Cino Zucchi e formata da Stefano Boeri, Alberto Artioli (rispettivamente presidente e consigliere di amministrazione della Fondazione La Triennale), Lorenza Baroncelli (curatore del settore architettura della triennale), Paolo Brambilla (Ordine architetti di Milano) – ha selezionato all’unanimità i sette progettisti che vengono così invitati alla seconda fase della gara di progettazione.
Si tratta di Alessandro Floris (l’Alguer, 1975), Dap Studio (fondato nel 1992 a Milano da Elena sacco e Paolo Danelli), Milk Train – società di progettazione fondata da Pierluigi Barile (1977), Francesca Borgia (1981) e Giampiero Sanguigni (1975) – Piovenefabi (Giovanni Piovene, 1981, e Ambra Fabi, 1981, Milano/Bruxelles), Salottobuono (Matteo Ghidoni, Milano), Startt (Simone Capra, 1978 e Claudio Castaldo, 1978, Roma) e Unulaunu, un gruppo formato da Romina Grillo (Como, 1984), Ciprian Rasoiu (Brasov, Romania, 1986), Liviu Vasiu (Romania, 1982), Matei Vlasceanu (Brasov, Romania, 1986), e Tudor Vlasceanu (Brasov, Romania, 1981).