Costruire architetture e spazi urbani centrati sul benessere della persona: è questo il concetto che anima “Conscious Cities 2018”, la quarta edizione del Festival londinese che avrà Milano come ultima tappa dell’evento.
Venerdì 26 ottobre negli spazi di Lombardini22 si parlerà di architettura, spazi urbani e neuroscienze cognitive, sul piano economico e sociale.
L’appuntamento italiano del Festival Internazionale approfondirà il grande potenziale di un trend in crescita ma ancora inesplorato, con un divario sostanziale tra richiesta degli utenti e offerta di mercato. Rispondere con cura alle articolate richieste emotive di chi vive gli ambienti risulta un investimento proficuo per tutte le parti in gioco, proprietari di immobili, sviluppatori e utenti.
Uffici disegnati per migliorare la produttività e facilitare il team building, scuole che favoriscono l’apprendimento, ospedali che riducono i tempi di recupero: le neuroscienze applicate alla progettazione diventano strumento per ottenere una migliore user experience, che si traduce anche in un impatto positivo sulla spesa sanitaria per la cura del disagio psicofisico.
Tra i protagonisti dell’appuntamento milanese Itai Palti, fondatore del movimento “Conscious Cities”, architetto e ricercatore, che racconterà la trasformazione di spazi fisici in un’esperienza multisensoriale attraverso data analysis e nuove tecnologie.
Per approfondire l’impatto neurologico ed emotivo degli ambienti architettonici interverranno Davide Ruzzon, architetto e direttore scientifico del master Naad allUniversità Iauv di Venezia, il primo al mondo dedicato interamente alle neuroscienze applicate alla progettazione architettonica, e Michela Balconi, responsabile del Dipartimento di ricerca in Neuroscienze Sociali e affettive dell’Università Cattolica di Milano.
Tra i relatori anche Alice Hollenstein, fondatrice dell’organizzazione Urban Psychology Consulting & Research, con base a Zurigo, concepita per supportare imprenditori edili e urbanisti in questo nuovo approccio alla progettazione.
Per discutere gli effetti negativi e psichici prodotti dalla città moderna e i fattori che devono essere presi in considerazione nel processo di pianificazione urbana interverranno il Presidente dell’Urban Research Institute Giuseppe Roma e Piero Pelizzaro, specializzato in resilienza urbana e Chief Resilience Officer al Comune di Milano.
Francesco Bicciato, esperto in finanzia etica e cooperazione internazionale, parlerà della necessità di investimento sostenibile nel settore immobiliare a fronte di fattori come il cambiamento climatico, le crescenti diseguaglianze sociali e i flussi migratori, per generare un impatto che sia incisivo a livello sociale ed ambientale.
Alcuni dei relatori dell´incontro del 26 ottobre in Lombardini22. Da sinistra: Franco Guidi, Davide Ruzzon, Francesco Bicciato, Giuseppe Roma, Michela Balconi
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Il confronto avverrà presso la sede di Lombardini22, la società di progettazione italiana che nel 2013 ha introdotto per prima il dibattito in Italia attraverso il progetto culturale “Empatia degli Spazi”.
Un percorso che nel 2016 ha portato, con la Direzione dello stesso Davide Ruzzon, alla fondazione di Tuned, il nuovo strumento di Lombardini22 concepito per guidare lo sviluppo del progetto architettonico in sintonia con le attese emozionali delle persone che li abitano.