Seimilano, i primi render di MC A

Ne avevamo parlato su IoArch quando venne presentato ufficialmente: oggi sono stati resi pubblici i render delle prime 524 residenze di SeiMilano, il progetto di rigenerazione urbana di Borio Mangiarotti e del fondo statunitense Värde che sorgerà su una superficie di oltre 300.000 mq a Milano, fra Via Calchi Taeggi e Via Bisceglie, nelle immediate vicinanze della fermata Bisceglie della metropolitana.

Il masterplan, affidato allo studio Mario Cucinella Architects, prevede 100.000 mq di residenze, 30mila mq di uffici e 10mila mq di funzioni commerciali. Una città giardino che avrà al centro un grande parco urbano di oltre 16 ettari progettato dallo studio Michel Desvigne Paysagiste

render courtesy MC A

 

Il primo lotto di 524 abitazioni, suddivise in libere e convenzionate,sarà organizzato lungo l’asse Nord-Sud con tre le differenti tipologie di edificio presenti:

  • a logge a disegnare un’elegante griglia a scacchiera di finestrature e tamponature
  • a terrazzi, con facciate movimentate da ampi balconi sfalsati da piano a piano, per favorire luminosità naturale e vista sul parco
  • a serre, con spazi aggettanti vetrati, per favorire l’ingresso della luce e la vivibilità in ogni stagione.

Tutti gli edifici saranno caratterizzati da facciate scomposte, pensate per evitare unità abitative eccessivamente compatte e omogenee, e favorire così la permeabilità con il verde del grande parco pubblico e il contesto urbano.

render courtesy MC A

 

I palazzi più alti saranno collocati sul fronte rivolto verso la città, con i primi due piani occupati dalle hall di ingresso, da attività commerciali e, al piano primo, aree comuni condominiali: area living e cucina sociale, sala polivalente per feste, spazi di coworking, palestra, area gioco bimbi, area smart delivery lockers, biblioteca degli oggetti e laboratorio di riparazione e riuso. 

Più basse, le residenze verso il parco poseranno a terra generando una sequenza di giardini privati. 

Aspetto caratterizzante di SeiMilano l’attenzione all’impatto ambientale, con l’adozione di un sistema di teleriscaldamento e teleraffrescamento, e l’elevato standard tecnologico, con ambienti completamente connessi con sistemi di domotica gestibili anche da remoto.

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top