Un attento progetto di restauro per l’unico edificio rurale già presente nel sito, che diventerà una legacy di Expo alla città.
Il solo manufatto già esistente all’interno del sito espositivo, Cascina Triulza, costruzione del XIX secolo della tradizione rurale lombarda, è stata completamente ristrutturata da Expo 2015 SpA e affidata a Fondazione Triulza, un network di organizzazioni del terzo settore che coordina gli eventi della società civile che si svolgono qui nei sei mesi di Expo.
Veduta prospettica della Cascina (foto ©Marco Ferrari-That´s All)
Cascina Triulza è il centro dello sviluppo sostenibile e della ricerca tecnologica sul tema dell’alimentazione e con Palazzo Italia fa parte del patrimonio materiale che al termine della manifestazione Expo 2015 SpA lascerà in eredità alla città.
Il complesso si estende su un’area di 7.900 mq nelle vicinanze dell’accesso ovest e il progetto di restauro, ponderato in funzione della temporanea destinazione espositiva (con l’area mercato riservata ai piccoli produttori, aree espositive multifunzionali, un auditorium e un ristorante) è volto a mantenere riconoscibile e a valorizzare, anche con il progetto del verde, l’originaria vocazione rurale, rinnovando alcuni elementi architettonici e particolari decorativi, rispettando e difendendo altri caratteri specifici dell’edilizia rurale minore.
Spaccato assonometrico del mercato (courtesy Studio Architettura Arch. Giampaolo Artoni. Allestimenti curati dall´Arch. Giampaolo Artoni. Sketch prodotto dall´Arch. Valenza Gala)
L’intento di preservare il carattere del nucleo agricolo si manifesta soprattutto attraverso la ricostruzione dell’impianto a corte su cui si affacciano gli edifici della cascina. Grande attenzione è stata posta nel disegno e nella scelta del materiale delle pavimentazioni e nell’illuminazione. L’intervento ha riguardato la ristrutturazione di tre edifici con valore storico e la costruzione di un nuovo fabbricato destinato ad auditorium con 200 posti a sedere.
Immagini della Cascina in fase di ristrutturazione (foto ©OpenExpo Flickr)
Preservate le murature originarie, si è intervenuti sulla struttura, sui solai e sulle coperture. Gli interventi sono volti anche alla riqualificazione energetica (il fabbricato ha ottenuto la certificazione LEED), con la riduzione del 76,5% del fabbisogno di energia, per più della metà prodotta da fonti innovabili, e la riduzione del 48,8% del fabbisogno di acqua per usi sanitari.
Dall´alto, l´area del mercato e lo spazio destinato ai workshop (foto ©Marco Ferrari-That´s All)
Con caratteri paesaggistici tipicamente lombardi, il progetto del verde, che si estende su più di 1.700 mq di superficie, comprende una alberata a gelso potato “a tetto”, un frutteto con alberi ornamentali (giuggioli, melograni, kaki, nespoli, meli), un pergolato a vite e un orto in vasche di 270 mq. La dotazione di arredi fissi si limita a un’unica seduta continua in doghe di legno dove i visitatori potranno organizzare pic-nic.
Il Bosco di gelsi verso il Decumano (foto ©Marco Ferrari – That´s All)
Progetto preliminare Ufficio di Piano Expo 2015 SpA: arch. Ciro Mariani, arch. Gianluca Lugli, arch. Benedetta Cremaschi, arch. Andra Pezzoli, d.ssa Cristina Martone
Impresa esecutrice Torelli Dottori SpA
Ristrutturazione Vanoncini Spa
Progetto definitivo ed esecutivo Metropolitana Milanese SpA
Direzione Lavori Metropolitana Milanese SpA
Superficie complessiva 7.900 mq
Budget 9,4 milioni di euro
Immagini del cantiere (courtesy Vanoncini SpA)
Render con le aree funzionali della Cascina (courtesy Studio Architettura)