Dimenticate la definizione di “topo da biblioteca”. Nella nuova struttura pubblica disegnata da Arata Isozaki e Andrea Maffei, la lettura è un’esperienza aperta ai sensi e alla contemplazione, in uno spazio dalla forma organica trasparente circondata dall’acqua e dal verde, isolata e allo stesso tempo integrata con il contesto urbano circostante.
Presentata al concorso “Progettare la cultura” bandito dal Comune di Maranello nel 2007 e realizzata in tempi relativamente brevi – lavori iniziati nel 2009, inaugurazione nel novembre 2011 – la nuova biblioteca si inserisce in un ricco programma per l’architettura promosso dall’amministrazione pubblica attraverso un’attenta programmazione del territorio e degli spazi cittadini. Il progetto di Isozaki e Maffei è stato improntato alla riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale, per creare uno spazio collettivo bello da vedere e da vivere.
La biblioteca sorge all’interno di un quartiere residenziale, nel perimetro di una vecchia costruzione preesistente della quale sono state conservate le tracce delle facciate nord, est e sud riconvertite in muri di cinta ricoperti di edera. Incastonato in queste parete verdi, l’edificio presenta una forma organica definita da una parete continua di vetrate trasparenti. Questa “membrana” sinuosa protegge e allo stesso tempo svela l’ambiente dedicato alla cultura riflettendosi su una superficie d’acqua posta attorno al perimetro. Uno strato di ghiaietto bianco presente sul fondo della vasca esterna e sulla copertura dell’edificio contribuisce a ridurre l’effetto isola di calore. La presenza dell’acqua e della vegetazione sui muri perimetrali migliora il microclima e l’aria della zona, attenua i rumori e apporta benefici effetti psicologici agli utenti. L’accesso alla biblioteca è situato sul lato ovest, coperto da una pensilina a sezione triangolare che completa la forma organica dell’edificio e crea una piccola piazza che connette la struttura con il tessuto urbano.
Gli ambienti interni sono distribuiti su due piani e suddivisi secondo le diverse destinazioni funzionali: emeroteca, ludoteca, fonoteca/videoteca, sala studio, archivio storico comunale, spazio per esposizioni e allestimenti temporanei, sala lettura con novanta posti a sedere differenziati per utenti adulti, adolescenti e bambini. Al piano terra, un ampio volume trasparente ospita la biblioteca vera e propria, con gli ambienti di consultazione che presentano scaffali con libri a vista e la sala lettura, la caffetteria e gli spazi espositivi dell’associazione “Maranello terra del mito”. Posto sul lato sud, il volume bianco opaco contiene i servizi e le scale di accesso al piano interrato, un parallelepipedo pensatocome ambiente libero che si articola attorno alla sala polivalente e allo spazio espositivo. Negli ambienti interni dominano i toni neutri del pavimento in resina e degli arredi bianchi, mentre le uniche note di colore sono costituite dai libri. La grande parete trasparente garantisce un’efficace illuminazione naturale della sala lettura: un’illuminazione integrata nelle aree più interne da lucernari rotondi collocati in copertura. L’illuminazione artificiale è assicurata da faretti fluorescenti a risparmio energetico disposti casualmente sul controsoffitto e da lampade LED collocate sui tavoli.
MABIC-MARANELLO BIBLIOTECA CULTURA Località: Maranello, Italia Anno di realizzazione: 2009-2011 Cliente: Maranello Patrimonio Srl Progetto: Arata Isozaki e Andrea Maffei Design team: arch. Alessandra De Stefani, arch. Carlotta Maranesi Architetti associati: arch. Stefano tozzi / M+t & Partners Coordinamento della sicurezza: arch. Enrico Bianchini Strutture: Studio Sbrozzi, Modena Impianti: Studio Petranelli, Firenze Verde: studio Gatti, Milano Lighting design: Koichi Tanaka, M+K Design, Milano Appaltatore generale costruzione: AtI – Cooperativa Muratori reggiolo e Manutenzioni: Generali reggiane Vetrate: nòva, Pesaro Superficie del lotto: 850 mq. Superficie lorda edificata: 1.175 mq. Altezza massima fuori terra: 5.3 m Strutture cemento armato e acciaio, Facciate vetrocamera curvo, impianti impianti geotermici per il risparmio energetico
ARATA ISOZAKI – Arata Isozaki & Associates
(Oita, Giappone, 1931). Laureato in architettura all’Università di Tokyo nel 1954, è stato allievo di Kenzo Tange. Nel 1963 fonda l’Arata Isozaki Atelier, oggi Arata Isozaki & Associates. Membro della giuria del Pritzker Prize tra il 1979 e il 1984, Isozaki ha ricevuto importanti riconoscimenti per le sue opere realizzate in tutto il mondo, tra le quali si segnalano il Gunma Museum of Modern Art (1978), il Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1986), il Soho Guggenheim Museum a New York (1992), la Kyoto Concert Hall (1995) e il Palasport Olimpico a Torino.
ANDREA MAFFEI – Andrea Maffei Architects
(Modena, 1968). Dopo la laurea in architettura a Firenze si trasferisce a Tokyo nel 1997, diventando collaboratore e responsabile dei progetti italiani di Isozaki. Con la società Andrea Maffei Architects Srl è attualmente impegnato come co-progettista e firmatario dei progetti della Nuova Stazione di Bologna Centrale e di CityLife a Milano per la realizzazione di un grande complesso direzionale e residenziale nell’area dell’ex Fiera. Ha svolto il ruolo di project architect per il Palahockey di Torino, realizzato in occasione delle Olimpiadi invernali 2006, e per la piscina olimpionica e il parco di Piazza d’Armi di Torino, completati nello stesso anno.