In occasione del centenario della morte di Antonio Sant’Elia, una serie di eventi celebrano la breve vicenda umana e professionale dell’autore del Manifesto dell’Architettura Futurista.
A Milano dal 24 novembre all’8 febbraio 2017 in Triennale con la mostra Antonio Sant’Elia (1888-1916). Le città future promossa dalle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Milano e di Como, dal Comune di Como e da Triennale, allestita con un importante e consistente corpus di disegni originali, relativi alla Città Nuova, progetto di una grande città del futuro, al quale il giovane Sant’Elia iniziò a lavorare già dall’aprile 1914, provenienti dalla Pinacoteca di Como e da collezionisti privati.
A Como dal 25 novembre al 26 febbraio 2017 alla Pinacoteca Civica con la mostra Antonio Sant’Elia. All’origine del progetto, allestimento che documenta, attraverso una selezione di disegni realizzati nel 1913, la programmatica individuazione degli elementi architettonici semplici che avrebbero contribuito alla definizione di soluzioni complesse alla base del progetto della sua Città nuova.
In contemporanea al Novocomum di Terragni, l’Ordine degli Architetti di Como promuove una rilettura del progetto del Monumento ai Caduti di Como, generato proprio da un disegno di Sant’Elia, attraverso cortometraggi e brevi saggi.
A Firenze invece il 2 e 3 dicembre, un convegno internazionale promosso dall’Università e dall’Ordine degli Architetti di Firenze dal titolo Antonio Sant’Elia e l’architettura del suo tempo, intende discostarsi dall’immagine di un Sant’Elia profeta solitario della nuova architettura e della città del futuro, forgiata e divulgata dagli anni Trenta dall’entusiastica promozione di Filippo Tommaso Marinetti.