Mestre si guarda allo specchio con gli scatti inediti di Alessandra Chemollo. “Una città che cambia” è il titolo della campagna fotografica della Fondazione di Venezia che vuole svelare la trasformazione urbana di Mestre. Si tratta di 25 manifesti della fotografa e architetto veneziana che ritraggono alcune tra le principali trasformazioni del profilo urbano della città: una mostra a cielo aperto agli angoli delle strade.
Uno dei 25 manifesti della mostra a cielo aperto sulle trasformazioni della città (foto di Alessandra Chemollo) |
Lo scopo dell’iniziativa è incoraggiare i cittadini a conoscere e riconoscere le nuove proposte e i nuovi progetti che hanno interessato e stanno interessando lo sviluppo urbano, superando il cliché di città dormitorio o di passaggio verso Venezia e offrendo una lettura innovativa del tessuto urbano.
La zona della stazione ferroviaria ripresa dalla macchina fotografica di Alessandra Chemollo |
A ciascuno dei manifesti sono associati il volto e le parole dei mestrini, che si soffermano sui principali cambiamenti urbani o sull’evoluzione dei luoghi della memoria della città.
Un´immagine del centro cttadino (foto di Alessandra Chemollo) |
Una selezione delle fotografie più significative compare, infine, sulla recinzione in legno posta a protezione degli accessi al cantiere di M9 lungo via Poerio (M9 è uno spazio dedicato alla storia del ‘900 italiano e un ambizioso progetto di rigenerazione e rivitalizzazione degli spazi urbani).
Immagine notturna di Mestre e dei suoi cantieri aperti (foto di Alessandra Chemollo) |
Nei manifesti i mestrini troveranno i volti dei cittadini coinvolti nell’iniziativa: professionisti, negozianti, operai, docenti, giornalisti e artisti. Nei loro giudizi si ritrova una lettura, a tratti benevola a tratti spietata ma sempre costruttiva, di Mestre.