Il concorso internazionale di idee per la copertura dell’Arena di Verona voluto dal Comune scaligero è stato vinto dal progetto sviluppato dallo studio gmp – Architekten di von Gerkan, Marg und Partner e dagli ingegneri di Schlaich Bergermann Partner (Sbp). Il progetto ha superato le proposte di più di 80 concorrenti.
Il bando chiedeva soluzioni per una copertura trasformabile e reversibile che permettesse, da un lato, di proteggere e utilizzare l’arena in caso di pioggia e che, dall’altro, fosse rispettosa del monumento storico e riducesse al minimo gli interventi sulla struttura esistente e l’impatto visivo.
Il progetto dello studio di Amburgo prevede un anello cavo, staccato dalla struttura esistente, che funge da sostegno e ricovero di una copertura mobile a membrana. La copertura permette così di coprire in maniera flessibile tutta la forma ellittica dell’anfiteatro. L’anello crea inoltre spazi a sostegno dell’illuminazione e delle tecnologie di scena.
Una combinazione di cavi d’acciaio disposti a ventaglio e una copertura a membrana retrattile protegge l’arena dalle intemperie, garantendo il ricovero dei cavi e della membrana stessa in modo invisibile nell’anello perimetrale. I cavi sono portati dalla posizione di parcheggio a quella definitiva tramite speciali pulegge; la membrana viene invece distesa sui cavi radiali da speciali verricelli.
Dall’esterno la struttura della copertura ha una visibilità molto ridotta, preservando il carattere storico dell’Arena. Dall’alto, la copertura distesa appare come una conchiglia protettrice che si dispone sulla costruzione storica.
Lo studio Gmp ha già operato in Italia per la realizzazione della fiera e del centro congressi di Rimini, dell’aeroporto di Ancona, dell’ospedale di Verona Borgotrento e del Tecnopolo di Bologna, in fase di realizzazione.
Gli studi Gmp e Sbp hanno maturato una vasta esperienza anche nella progettazione di stadi di calcio e delle relative coperture, come quella dello stadio di Berlino.