Tecno sceglie per la sua sede parigina la Maison d’Ozenfant, la casa-atelier progettata da Le Corbusier nel 1922 per l’artista Amédée Ozenfant.
Primo progetto residenziale di Le Corbusier, l’abitazione esprime una convergenza di intenti e ideali tra architetto e artista, diventando il banco di prova per quei concetti che getteranno le basi della filosofia progettuale lecorbusiana.
Un’architettura dal carattere purista, piena di luce: un luogo di elezione quindi non solo creativa, ma anche applicativa e di pensiero.
La Maison d´Ozenfant, casa-atelier progettata da Le Corbusier nel 1922: un edificio iconico della filosofia progettuale lecorbusiana |
Con questa scelta Tecno Parigi intende ribadire la propria identità come fabbrica del progetto che promuove i valori di design e innovazione.
Maison Tecno è concepita per essere un luogo di relazione e incontro tra architetti e interior designer all’interno del quale confrontarsi e trovare soluzioni innovative sui nuovi modi di lavorare e di vivere.
Uno spazio in cui l’azienda mette in scena il suo heritage attraverso i pezzi che ne hanno fatto la storia (come le icone P40 di Osvaldo Borsani o il tavolo Nomos disegnato da Foster+Partners ormai diventato un classico) e racconta la sua ricerca più recente che si esprime nel sistema io.T (acronimo che l´azienda traduce in Intelligence of Tecno) che rende gli arredi intelligenti, in quello di tavoli tool-free Clavis e nella famiglia di sedute responsive Vela.
Nella Maison Tecno un involucro trasparente, delimitato dalle partizioni W80 e W40, funge da conference room e definisce l’ambiente esperienziale per testare le potenzialità dell’io.T.
La Maison Tecno è concepita per essere un luogo di relazione e incontro tra architetti e interior designer all’interno del quale confrontarsi e trovare soluzioni innovative sui nuovi modi di lavorare e di vivere |