Il progetto di piuarch per l’Human Technopole

Presentato questa mattina da Human Technopole e Arexpo il progetto per il nuovo edificio del campus Human Technopole che ospiterà i laboratori di ricerca: undici piani di altezza e 35.000 metri quadrati a disposizione di 800 scienziati e con tecnologie d´avanguardia.

Vincitore del concorso internazionale di progettazione è lo studio milanese Piuarch, alla guida di un team che comprende 3TI Progetti (strutturale), Seingim (impiantistica), J+S (infrastrutture), Archimi (progetto urbano), Massimo Acerboni (consulente laboratori medici) e Cornelius Gavril (paesaggio).

Per la costruzione dell´opera è previsto un investimento sino a 94,5 milioni di euro e tre anni di lavori.

Human Technopole HQ, render @piuarch, courtesy Human Technopole

 

Doveva essere un edificio rappresentativo del compito affidato alla prima piattaforma italiana di scienze della vita – mai come in questo momento fondamentali per il bene dell’intera umanità – e funzionale a un’attività scientifica che evolve sempre più rapidamente e che richiede di adattare velocemente gli ambienti a modalità di lavoro nuove che il progresso della ricerca impone.

Essenziale anche la capacità di interpretare una rinnovata alleanza tra l’uomo e la natura e la disponibilità di aree comuni e di soluzioni per il benessere di coloro che opereranno ogni giorno al suo interno.

A partire da questi presupposti, il progetto si articola nei tre elementi fondamentali della piazza verde con un vasto parterre attrezzato, della piazza coperta interna che percorre in altezza l’intero edificio fino alla copertura verde.

Al livello del suolo, il parterre mette in relazione lo Human Technopole Headquarters con le altre architetture del Campus Human Technopole, tra cui Palazzo Italia. Una topografia artificiale di piani inclinati suggerisce una distinzione tra gli spazi dei flussi e quelli di sosta, gli anfiteatri. Da questo spazio all’aperto, che prosegue in parte anche sotto l’edificio, si accede senza soluzione di continuità all’atrio completamente vetrato, e da qui alla piazza coperta.

La piazza coperta (render ©piuarch, courtesy Human Technopole)

 

Quest’ultima è il vero e proprio cuore dell’edificio, sul piano funzionale, relazionale e simbolico. Da un lato, questo gigantesco vuoto a tutt’altezza, inondato di luce naturale, è attraversato da un sistema di rampe e passerelle che connettono tutti i livelli dell’edificio. Al tempo stesso, la piazza coperta, su cui affacciano tutti gli uffici e i laboratori, è uno spazio cruciale d’interazione e di scambiodi idee: la gradinata centrale e diverse aree d’incontro ne fanno un luogo ideale per il dialogo tra i ricercatori. Più in generale, questo spazio panottico e interconnesso è la trascrizione architettonica dei valoridi un’istituzione come Human Technopole, che promuove la ricerca scientifica come attività massimamente etica e “trasparente”.

Il giardino pensile è il naturale complemento della piazza coperta: qui, il “campus verticale” introverso si apre al suo intorno e alla città. Sulle falde asimmetriche si alternano pendii verdi e piantumati, gradinate e ampie piattaforme in legno che moltiplicano la disponibilità di spazi polifunzionali, liberamente appropriabili dagli utilizzatori dell’edificio. Dalle terrazze, la vista spazia verso sud-est fino al centro di Milano; al contempo, il caratteristico profilo spezzato del suo coronamento rende lo Human Technopole Headquarters una presenza fortemente riconoscibile, una nuova icona architettonica per il futuro MIND.

Attorno alla spina dorsale composta da questi tre spazi pubblici e collettivi, gli ufficie laboratoridello Human Technopole Headquarters si organizzano in due blocchi compatti e distinti, entrambi paralleli alla piazza coperta. Al loro interno, la distribuzione è impostata su criteri di massima ottimizzazione eflessibilità: molte partizioni, ad esempio, sono mobili, per permettere un rapido adattamento alle esigenze in evoluzione del centro di ricerca.

Lo Human Technopole Headquarters, infine, è concepito come un ecosistema altamente sostenibileLesuperfici verdial livello del suolo e in quota permettono la gestione corretta delle acque piovane. Gli impianti fotovoltaiciinstallati sulle pensiline al piano terra, in facciata e in copertura contribuiscono significativamente al fabbisogno energetico dell’edificio. I frangisole orientatiche scandiscono i prospetti calibrano l’apporto della luce solare nei diversi periodi dell’anno.

il video di presentazione del progetto

 

Risultato di un investimento di 94 milioni di euro, lo Human Technopole Headquarters è un progetto fondamentale per il futuro di Milano e d’Italia. Con i suoi 35.000 metri quadrati, di cui 16.500 destinati ai soli laboratori, è la testimonianza della rinnovata centralità che la ricerca scientifica deve necessariamente acquisire nel futuro prossimo del paese, e del ruolo fondamentale che l’architettura riveste nel concepire gli spazi dedicati ad essa.

Il bando per la progettazione era un concorso internazionale pubblicato sul sito di Arexpo e sulla piattaforma Concorrimi.it. La gara, cui hanno partecipato 31 gruppi di progettazione, ha previsto due fasi consecutive: nella prima vi è stata una procedura anonima per individuare le sette migliori proposte progettuali, che hanno avuto poi accesso alla fase successiva. Nella seconda parte del processo di selezione, sempre in forma anonima, è stato poi individuato – all’unanimità dei cinque commissari di giuria – il vincitore.

 

 

Località MIND-Milano Innovation District

Superfice totale nuovo edificio: 35.000 mq

  • Laboratori e spazi di supporto 16.500 mq
  • Uffici 5.800 mq
  • Spazi comuni, distribuzione e servizi 6.700 mq
  • Mensa e caffetteria 1.000 mq
  • Locali tecnici, magazzini e parcheggi 5.000 mq
  • Terrazzi e coperture verdi: 3.000 mq

Altezza coperture variabili da 39 a 61 metri

1 piano interrato

11 piani fuori terra (PT + 10 piani)

Progetto Architettonico Piuarch

Progetto Strutturale 3TI Italia

Progetto Impiantistico Seingim 

Progetto Infrastrutture J+S

Progetto Urbano Archimi

Consulente Laboratori Medici Ing. Massimo Acerboni

Consulente Landscape Design Cornelius Gavril

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