Estetica e funzionalità si fondono in un edificio concepito per agire attivamente con il microclima locale con una copertura che favorisce la ventilazione naturale e caratterizza fortemente l’identità architettonica del complesso. Destinato ad ospitare gli uffici e ai laboratori di ricerca dell’ARPA di Ferrara, l’edificio risponde ai più alti standard di sostenibilità ambientale e qualità architettonica. Il nucleo del complesso è costituito da un cortile centrale e da un’alternanza di microambienti pieni e vuoti, costituiti dagli spazi di lavoro e da ambienti aperti, che movimentano e definiscono i volumi della struttura. L’elemento caratterizzante del progetto è la copertura, dal profilo inclinato e frammentato, formata da una serie di condotti di luce naturale che coniugano la valenza formale con importanti funzioni energetiche: l’ottimale orientamento, altezza e conformazione dei camini, studiato con l’ausilio di software specialistici, favorisce l’estrazione dell’aria calda e l’ombreggiamento delle corti interne in estate, mentre in inverno, captando i raggi solari, le superfici vetrate in sommità diventano serre bioclimatiche per il riscaldamento passivo degli ambienti interni.
Inoltre, alcuni camini alloggiano 200 mq di fotovoltaico, mentre 5 mq di solare termico sono installati sulla copertura del corpo scale. Per migliorare la compatibilità ambientale si è fatto ricorso a materiali naturali sia per la struttura portante, in legno lamellare, sia per le pareti e le coperture, collocando uno strato isolante in fibra di legno all’interno di una struttura a montanti e traversi. Collegato ai pannelli radianti posti sulla sommità di alcuni camini e all’UTA con recuperatore di calore, l’impianto a pompa di calore geotermica o ad acqua di falda garantisce elevati livelli di comfort in tutte le stagioni. Il recupero dell’acqua piovana e il riutilizzo dell’acqua usata negli impianti termici contribuiscono al fabbisogno idrosanitario e a quello per l’irrigazione.
Nei disegni, studio dei risparmi energetici conseguibili grazie alla ventilazione naturale e agli apporti bioclimatici.