Dal 25 settembre 2021 al 16 gennaio 2022 OGR Torino presenta Vogliamo tutto. Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto, a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi: una collettiva per riflettere sulla trasformazione del lavoro nel contesto post-industriale e digitale, tra coscienza e disillusione, precarietà e riscatto.
A cinquant’anni di distanza dal romanzo che dà il titolo alla mostra è cambiato tutto e la provocazione massimalista di Nanni Balestrini si è dissolta nella delocalizzazione dell’industria.
La condizione contemporanea nega l’idea stesa di coscienza di classe, riducendo i gruppi sociali a individui che sono prima di tutto consumatori (i ‘gentili clienti’ di call center che funzionano a senso unico) e sempre più spesso lavoratori precari.
Mentre il discorso politico e sindacale si concentra sui ‘diritti’ (trascurando però i ‘doveri’ che erano al centro dell’identità operaia negli anni Sessanta/Settanta) questi stessi diritti vengono bypassati quotidianamente dalle politiche neoliberiste, dall’intreccio sempre più stretto tra produzione e finanza speculativa e finanche dall’evanescenza dei confini tra lavoro e tempo libero indotta dalle nuove tecnologie.
Qual è il futuro del lavoro come lo abbiamo conosciuto finora? E cosa avviene nel resto del mondo?
In OGR Torino, luogo simbolo della transizione verso nuovi modelli di produttività, le installazioni, le sculture, i video e le performance di tredici artisti – Andrea Bowers, Pablo Bronstein, Claire Fontaine, Tyler Coburn, Jeremy Deller, Kevin Jerome Everson, LaToya Ruby Frazier, Elisa Giardina Papa, Liz Magic Laser, Adam Linder, Sidsel Meineche Hansen, Mike Nelson, Charlotte Posenenske – invitano a osservare i resti di un recente passato industrialee le ambivalenze di nuove condizioni lavorative.
Vogliamo tutto
OGR Torino, Corso Castelfidardo 22, Torino
Ingresso gratuito
- gio-ven dalle 12 alle 20
- sab-dom dalle 10 alle 20
Prenotazione necessaria per laboratorio e visite guidate su sito www.ogrtorino.it
In ottemperanza al D.L. del 23 luglio 2021, n. 105, per accedere in mostra è necessario presentare il Green Pass