I paesaggi di Tullio Pericoli in mostra a Palazzo Reale

«Dipingo paesaggi per apprendere la loro lingua e leggere le loro pagine. Una lettura che parte sempre dalla geologia. Li dipingo anche per ricordare che non ci si può e non ci si deve liberare della memoria, per seguire una storia che strato sotto strato si snoda per tempi infiniti. Ma questo forse non è del tutto vero. Non dipingo paesaggi per fare paesaggi. Li dipingo soprattutto per il piacere di dipingere, e di fare un quadro dopo l’altro».

 

Tullio Pericoli, Rubare a Klee, 1980.

 

Nelle sale dell’Appartamento dei Principi a Palazzo Reale a Milano, dal 13 ottobre 2021 fino al 9 gennaio 2022 si tiene la mostra monografica dedicata all’opera di Tullio Pericoli. La mostra, con oltre 150 opere, dal 1977 al 2021, è un punto di riflessione e un omaggio alla carriera dell’artista e illustratore che nell’ultimo ventennio si è concentrato sul paesaggio, ma di cui non si possono non ricordare i ritratti di personaggi della cultura e le  incursioni nel teatro, con le messe in scena di opere per l’Opernhaus di Zurigo e il Teatro alla Scala di Milano.

 

Tullio Pericoli, Sul farsi 57, 2019.

 

Scrive il curatore Michele Bonuomo: «Tullio Pericoli è rigoroso pittore di se stesso mai disponibile a opportunismi e a compromessi di sorta. Nella sua lunga pratica di pittura si è immedesimato nel paesaggio naturale o in quello di un volto umano, suoi alter ego, muovendosi con disinvolta sprezzatura tra minuscolo e immenso nel tracciare e annotare “vedute” autobiografiche».

 

Tullio Pericoli, La torre di Bruegel, 1979.

 

Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, Skira Editore e Design Terrae, l’esposizione è curata dal critico Michele Bonuomo, in collaborazione con l’artista e con l’allestimento di Pierluigi Cerri.

Introdotto dai saggi di Roberto Calasso (Per Tullio), Giuseppe Motesano (Pericoli Wonderland), Michele Bonuomo (Tullio Pericoli, “o il minuscolo o l’immenso”) e dai ringraziamenti di Tullio Pericoli, il catalogo edito da Skira presenta le opere dell’artista suddivise in cinque sezioni (1977-1980; 2009-2020; Frammenti 2013-2021; Sul farsi 2018-2019; Ritratti 1991-2018), oltre alla biografia e all’elenco delle esposizioni personali.

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