Progettato da Gisele Borges Arquitetura l’edificio residenziale Casamirador Savassi a Belo Horizonte, capitale dello Stato del Minas Gerais in Brasile, si caratterizza per l’architettura piramidale che si distingue nel paesaggio locale.
Completato nel 2021, l’edificio si sviluppa su nove piani in una un lotto largo solo 12,7 metri. La sfida volumetrica è stata uno dei fattori che hanno influenzato decisioni progettuali non ovvie, dando vita a un’architettura con una propria identità peculiare: un volume che si assottiglia gradualmente man mano che si raggiungono i piani superiori, per poter garantire una adeguata distanza dalle proprietà vicine.
La grande libertà creativa del progetto è culminata nell’elemento più evidente: una seconda pelle che veste l’edificio come un abito. Il materiale utilizzato è l’alluminio, verniciato in una tonalità seppia rossastra che allude ai giacimenti minerari del Minas Gerais.
Per ottenere leggerezza e trasparenza, le lastre di alluminio sono state perforate in modo casuale con fori di diverse dimensioni. Questo processo permette di vedere attraverso di esse dall’interno verso l’esterno, ma non dall’esterno verso l’interno, garantendo la privacy dei residenti. Questo elemento ha anche permesso di esplorare una ricca gamma di effetti, dal nascondere le finestre più piccole e funzionali all’aprire la pelle per ottenere una maggior illuminazione.
Concepite come aperture generose, le finestre permettono alla città di diventare un’estensione della casa, con luce e ventilazione abbondanti. I telai in cemento delle aperture contrastano con il colore ossidato predominante.
Il piccolo tetto dell’edificio non poteva ospitare uno spazio sufficiente per le apparecchiature meccaniche, che sono state quindi collocate dietro la facciata. La pelle che ricopre l’edificio fornisce anche comfort termico alle abitazioni. Lontano dalla muratura, fornisce ombreggiatura e una buona ventilazione. Da questo punto di vista, la sostenibilità ha guidato gran parte delle scelte del progetto.
Un altro aspetto saliente riguarda la sfida di collocare la piramide a terra, toccando leggermente il terreno in un unico punto. Ispirandosi a Oscar Niemeyer, un unico grande pilastro a forma di V appare sorreggere la torre e segnala l’ingresso all’edificio al piano terra.