Nel quartiere Flaminio a Roma, lo studio emergente di architettura e design 02A ha ripensato gli interni di un appartamento di 130 metri quadrati, tra design contemporaneo, opere d’arte e tesori di viaggio.
Aperto verso l’esterno con un giardino privato, l’appartamento dall’impianto tradizionale al piano terra di un palazzo signorile di inizio Novecento è di proprietà di un giovane diplomatico, un’abitazione-rifugio dove tornare alla fine di ogni missione.
«Il cliente ci ha dato una possibilità di riflessione più ampia sul concetto di abitazione come luogo di appartenenza, ancor più se non vissuta quotidianamente. La costruzione mentale del progetto è stato un viaggio nella memoria e nelle aspirazioni del committente, attraverso un dialogo costante e libero, alla ricerca di tracce utili a definire una linea che guidasse e contenesse ogni scelta, ogni scarto, ogni digressione, traducendo il vissuto in architettura» racconta Marco Rulli, co-fondatore dello studio romano insieme a Thomas Grossi.
Gli interni sono modellati attraverso una combinazione di design contemporaneo, opere d’arte e oggetti artigianali provenienti da molti paesi, tra cui Sudafrica e Filippine.
Nella zona living una parete vetrata taglia le ampie volte a botte decorative in gesso del salone e della cucina, quest’ultima con soffitto in rosso. Si caratterizza per l’isola centrale e top in granito spazzolato e per i pensili bianchi e giallo ocra, che richiamano i motivi decorativi del pavimento in graniglia. Incisa sulle lastre del retrocucina, la frase in Esperanto: Noblas tiu, kiu staras signature en siaj ideoj, sed noblas eĉ pli tiu, kiu kapablas ilin ŝanĝi (Chi è fermo nelle sue idee è nobile, ma chi è in grado di cambiarle è ancora più nobile).
Il parquet in legno di rovere massello restaurato fa da sfondo al salone arredato con divani Bretagne di Poltrona Frau, poltroncine decò francesi anni Quaranta, un’antica lanterna veneziana e fotografie e sculture alle pareti. La porta finestra apre verso il giardino di 60 metri quadrati, con accesso diretto dal Lungotevere.
Un passaggio ad arco con libreria a misura guida verso una zona pranzo più raccolta. Qui toni neutri alle pareti fanno da quinta agli antichi mobili di famiglia e ad alcune opere d’arte, come un arazzo di Igshaan Adams e Classroom di Pascale Marthine Tayou. La lampada a sospensione in betulla Illan disegnata da Zsuzsanna Horvath per Luceplan sormonta un tavolo con superficie in vetro e delle sedie vintage anni Cinquanta in un continuo dialogo tra antico, moderno e contemporaneo.
Una parete curva segna l’ingresso alla zona più privata della casa. Da un lato, il bagno di servizio con vasca sospesa in ceramica, superfici in marmo nero, carta da parati jungle e forme di conchiglie, figure naturali, tesori di viaggio e applique in paglia di Vienna artigianali. Dall’altro, lo studio con la scrivania Helsinki di Desalto e la poltrona Serbelloni di Vico Magistretti per De Padova.
Fulcro del progetto è la zona notte, un grande ambiente pensato come una suite con bagno caratterizzato da un volume cubico con superficie a specchio fumé che amplia la superficie, nasconde i servizi e dà massima diffusione alla luce naturale proveniente dalle tre grandi finestre disposte sul lato sud-ovest. Qui, le ante dell’armadio su misura sono rivestite dalla carta da parati Ukiyo di Nobilis.
02A
Lo studio italiano di architettura e interior design con base a Roma è nato nel 2014 dalla collaborazione di Thomas Grossi e Marco Rulli, uniti dall’idea di una progettazione architettonica più ampia, dove il termine progetto rappresenta fulcro e sintesi di più ambiti disciplinari.
Ogni intervento passa attraverso un processo di incontro e conoscenza dei committenti per comprendere le necessità pratiche e le aspirazioni interiori.
Il metodo progettuale si basa sulla ricerca costante e appassionata di risposte compositive, funzionali e tecnologiche, alla necessità dell’uomo di abitare uno spazio in grado di contribuire alla propria felicità.
02A ha completato numerosi interni privati residenziali nella capitale e presenta i propri lavori attraverso immagini, video e descrizioni surreali in grado di raccontare il risultato finale e le tracce del percorso progettuale.