Stile eclettico di un interno romano nel progetto di 02A

Nel quartiere Flaminio a Roma, lo studio emergente di architettura e design 02A ha ripensato gli interni di un appartamento di 130 metri quadrati, tra design contemporaneo, opere d’arte e tesori di viaggio.
Aperto verso l’esterno con un giardino privato, l’appartamento dall’impianto tradizionale al piano terra di un palazzo signorile di inizio Novecento è di proprietà di un giovane diplomatico, un’abitazione-rifugio dove tornare alla fine di ogni missione.

 

Il salotto con i divani Bretagne di Poltrona Frau e opera dell’artista sudafricana Bronwyn Katz. In apertura, camera da letto e bagno en suite con il volume a specchio fumé e vasca da bagno in resina, ph. ©Serena Eller.

 

«Il cliente ci ha dato una possibilità di riflessione più ampia sul concetto di abitazione come luogo di appartenenza, ancor più se non vissuta quotidianamente. La costruzione mentale del progetto è stato un viaggio nella memoria e nelle aspirazioni del committente, attraverso un dialogo costante e libero, alla ricerca di tracce utili a definire una linea che guidasse e contenesse ogni scelta, ogni scarto, ogni digressione, traducendo il vissuto in architettura» racconta Marco Rulli, co-fondatore dello studio romano insieme a Thomas Grossi.

 

Tavolo e sedie anni Cinquanta, credenza e vetrina antica di famiglia. La lampada a sospensione in betulla è Illan, disegnata da Zsuzsanna Horvath per Luceplan, ph. ©Serena Eller.

 

Gli interni sono modellati attraverso una combinazione di design contemporaneo, opere d’arte e oggetti artigianali provenienti da molti paesi, tra cui Sudafrica e Filippine.

 

La cucina su misura giallo ocra con volta a botte e pavimento in graniglia. La lampada a sospensione è la Aplomb Mini di Foscarini; gli sgabelli sono gli K65 di Alvar Aalto per Artek, ph. ©Serena Eller.

 

Nella zona living una parete vetrata taglia le ampie volte a botte decorative in gesso del salone e della cucina, quest’ultima con soffitto in rosso. Si caratterizza per l’isola centrale e top in granito spazzolato e per i pensili bianchi e giallo ocra, che richiamano i motivi decorativi del pavimento in graniglia. Incisa sulle lastre del retrocucina, la frase in Esperanto: Noblas tiu, kiu staras signature en siaj ideoj, sed noblas eĉ pli tiu, kiu kapablas ilin ŝanĝi (Chi è fermo nelle sue idee è nobile, ma chi è in grado di cambiarle è ancora più nobile).

 

Il giardino privato di 60 metri quadrati, ph. ©Serena Eller.

 

Il parquet in legno di rovere massello restaurato fa da sfondo al salone arredato con divani Bretagne di Poltrona Frau, poltroncine decò francesi anni Quaranta, un’antica lanterna veneziana e fotografie e sculture alle pareti. La porta finestra apre verso il giardino di 60 metri quadrati, con accesso diretto dal Lungotevere.

 

Lo studio con sedie da teatro, scrivania Helsinki di Desalto, poltrona Serbelloni disegnata da Vico Magistretti per De Padova, librerie Kriptonite e telo proiettore motorizzato incassato a soffitto, ph. ©Serena Eller.

 

Un passaggio ad arco con libreria a misura guida verso una zona pranzo più raccolta. Qui toni neutri alle pareti fanno da quinta agli antichi mobili di famiglia e ad alcune opere d’arte, come un arazzo di Igshaan Adams e Classroom di Pascale Marthine Tayou. La lampada a sospensione in betulla Illan disegnata da Zsuzsanna Horvath per Luceplan sormonta un tavolo con superficie in vetro e delle sedie vintage anni Cinquanta in un continuo dialogo tra antico, moderno e contemporaneo.

 

La camera ha il bagno en suite celato da un volume con superficie a specchio fumé, ph. ©Serena Eller.

 

Una parete curva segna l’ingresso alla zona più privata della casa. Da un lato, il bagno di servizio con vasca sospesa in ceramica, superfici in marmo nero, carta da parati jungle e forme di conchiglie, figure naturali, tesori di viaggio e applique in paglia di Vienna artigianali. Dall’altro, lo studio con la scrivania Helsinki di Desalto e la poltrona Serbelloni di Vico Magistretti per De Padova.

 

L’armadio è rivestito dalla carta da parati Ukiyo di Nobilis; la lampada sul comodino è la Lampadina di Castiglioni per Flos. I quadri sono di Piero Dorazio, ph. ©Serena Eller.

 

Fulcro del progetto è la zona notte, un grande ambiente pensato come una suite con bagno caratterizzato da un volume cubico con superficie a specchio fumé che amplia la superficie, nasconde i servizi e dà massima diffusione alla luce naturale proveniente dalle tre grandi finestre disposte sul lato sud-ovest. Qui, le ante dell’armadio su misura sono rivestite dalla carta da parati Ukiyo di Nobilis.

Disegno di progetto firmato da Thomas Grossi e Marco Rulli di 02A.

02A

Ritratto di Thomas Grossi e Marco Rulli, ph.©Giulia Natalia Comito.
Ritratto di Thomas Grossi e Marco Rulli, ph.©Giulia Natalia Comito.

Lo studio italiano di architettura e interior design con base a Roma è nato nel 2014 dalla collaborazione di Thomas Grossi e Marco Rulli, uniti dall’idea di una progettazione architettonica più ampia, dove il termine progetto rappresenta fulcro e sintesi di più ambiti disciplinari.

Ogni intervento passa attraverso un processo di incontro e conoscenza dei committenti per comprendere le necessità pratiche e le aspirazioni interiori.
Il metodo progettuale si basa sulla ricerca costante e appassionata di risposte compositive, funzionali e tecnologiche, alla necessità dell’uomo di abitare uno spazio in grado di contribuire alla propria felicità.

02A ha completato numerosi interni privati residenziali nella capitale e presenta i propri lavori attraverso immagini, video e descrizioni surreali in grado di raccontare il risultato finale e le tracce del percorso progettuale.

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