Il Luca – Luxembourg Center for Architecture presenta l’opera di João Batista Vilanova Artigas con la mostra Vilanova Artigas. Drawing Models in programma fino al 29 aprile. L’esposizione presenta una selezione di riproduzioni di disegni e schizzi di Vilanova Artigas, figura di spicco nel panorama architettonico brasiliano del XX secolo, tra i fondatori della Scuola di Architettura di San Paolo (Fau).
La mostra mette in scena il processo alla base del progetto architettonico, riunendo tre soggetti diversi per consentire una nuova interpretazione del lavoro e della personalità di Artigas: disegni architettonici, fotografie realizzate da Ciro Miguel che rappresentano gli stessi progetti oggi e, tratti dal suo archivio privato, schizzi realizzati per i nipoti, che rappresentano un’istantanea del Brasile di allora.
Il confronto tra i disegni del Novecento e le fotografie di oggi mette in evidenza il contrasto tra le promesse del progetto e il modo in cui gli edifici continuano a vivere ed evolversi dopo la costruzione. Un secondo accostamento è quello tra i disegni architettonici e gli schizzi realizzati per il divertimento dei nipoti. Questi schizzi mostrano un lato più intimo dell’architetto, la scelta personale nel processo di sintesi e selezione, fornendo un’ulteriore chiave di lettura del progettista e del suo Paese.
Dopo in Lussemburgo, a maggio la mostra arriverà a ll’Università di Stoccarda nella Fakultät für Architektur und Stadtplanung. I supporti dell’allestimento espositivo, realizzati a mano in metallo e plexiglas, ne facilitano infatti il trasporto e il riallestimento in una varietà di configurazioni a seconda delle esigenze dello spazio in cui sono esposti.
I disegni e gli schizzi sono affiancati su grandi superfici trasparenti, giustapponendo questi due gruppi tematici su ogni pannello e permettendo così una lettura a più livelli del lavoro dell’architetto su un unico supporto.
Le fotografie di Ciro Miguel sono proiettate su una parete, collegando così il terzo elemento della mostra ai primi due, pur mantenendo una separazione fisica tra autori e tecniche.
La mostra è stata realizzata grazie al sostegno dell’Ordre des Architectes et des Ingénieurs-Conseils (Oai). I curatori Emma Letizia Jones, Guillaume Othenin-Girard e Nemanja Zimonjić (Ten) hanno collaborato con Marco Artigas e con l’archivio Artigas della Facoltà di Architettura e Urbanistica dell’Università di San Paolo (Fau/Usp).