In occasione dell’VIII Edizione della Biennale di Mosaico Contemporaneo, fino al prossimo 14 gennaio l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e Anm-Azienda Napoletana Mobilità, presenta presso lo spazio espositivo di Palazzo Rasponi 2 a Ravenna la mostra fotografica “Tessere per l’arte pubblica. I mosaici delle Stazioni dell’Arte di Napoli” a cura di Giovanna Cassese e Maria Corbi – fotografie di Fabio Donato e Oreste Lanzetta – dedicata alle opere d’arte in mosaico del metrò partenopeo.
Il progetto espositivo è stato realizzato con l’intento di fare luce sull’importanza del linguaggio del mosaico in rapporto all’arte pubblica e allo stesso tempo di divulgare la conoscenza del patrimonio artistico delle Stazioni dell’Arte in ambito nazionale e internazionale.
Con oltre 250 opere d’arte site specific realizzate con la curatela artistica di Achille Bonito Oliva, le stazioni della metropolitana di Napoli sono probabilmente il più vasto intervento di arte pubblica del mondo. Progettate insieme alle architetture, che costituiscono esse stesse un fattore rilevante del processo di qualificazione dello spazio, le opere contribuiscono alla definizione degli interni e all’interazione dell’organismo architettonico con il contesto urbano.
In questa grande collezione pubblica il mosaico si rivela quale una delle migliori soluzioni in termini di tecnica e linguaggio negli spazi pubblici del trasporto di massa, tanto da essere stato scelto da artisti come William Kentridge (mosaicista Costantino Buccolieri), Francesco Clemente (mosaicista Bruno Ammann), Nicola De Maria, Luigi Ontani (con Costantino Buccolieri) e Isabella Ducrot (con Bruno Ammann).