In viale Fulvio Testi 223 a Milano, il complesso progettato da Roberto Menghi nel 1957, un tempo destinato a scuola-officina per i dipendenti della Pirelli e successivamente abbandonato per anni, si compone di due parti: una palazzina destinata ad aule e poi trasformata a uso uffici, e una tipica fabbrica.
Peculiare è la struttura in mattoni, dotata di una copertura a shed con struttura metallica. Negli anni Novanta l’edificio è stato adattato a spazio per eventi e formazione, con un intervento che ha cancellato quasi integralmente il carattere preesistente degli interni.
La nuova proposta di Botticini + Facchinelli ARW rilegge la potenzialità del modulo strutturale originale che è stato recuperato e riconformato in un nuovo impianto generale allineando la palazzina all’edificio in mattoni e demolendo una porzione dell’edificio di collegamento, enfatizzando così la corte verso il viale.
L’immagine della palazzina è stata rinnovata sia per il necessario isolamento termico sia per il degrado dei pannelli esistenti; la facciata legge la partizione e i caratteri dell’edificio esistente.
Si ottiene così una nuova armonia e proporzione tra le componenti del costruito dove il corpo della palazzina, caratterizzato da un ordinato sistema di pannelli metallici che mantengono la stessa proporzione di quelli in cls esistenti e verniciati con un colore rosso mattone opaco, entra in contrappunto con il corpo più orizzontale dell’edificio in mattoni, i quali sono stati completamente conservati.
Di quest’ultimo sono stati solo modificati i serramenti e la copertura per ragioni di efficientamento energetico.
Botticini + Facchinelli Architectural Research Workshop
ARW si configura come una società tra architetti fondata nel 2015 da Camillo Botticini e Matteo Facchinelli con la volontà di trasformare ogni particolare occasione di ricerca sul progetto, visto in un’ottica di site-specific con proposte che coinvolgano tutte le scale di intervento, da quella urbana a quella architettonica.
Camillo Botticini (a destra nella foto) è stato professore all’all’University of East London, a Pamplona, a Milano e a Venezia. Ha ricevuto il premio speciale della Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana (2012), il premio nazionale In/Arch-Ance nel 2006 ed è stato selezionato per il premio Mies Van der Rohe nel 2007 e nel 2017.
Matteo Facchinelli, formatosi al Politecnico di Milano, ha lavorato a Parigi per tre anni e successivamente ha vinto due concorsi in Francia realizzandoli. È stato finalista alla Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana (2016) e al premio francese Trophée Eiffel (2017).