È la quarta installazione dell’artista giapponese Mariko Mori a Venezia. Peace Crystal, un cristallo alto 167,5 cm – l’altezza dell’uomo medio – che si regge in equilibrio sul punto più stretto sarà visitabile (solo su prenotazione tramite l’app di Bloomberg Connects) fino al prossimo 7 ottobre nel giardino di Palazzo Corner della Ca’ Granda.
Il cristallo è collocato all’interno di Hoju (nella foto in apertura) una struttura in fibra di vetro con un collettore solare che attraverso fibre ottiche illumina l’opera dando l’impressione che respiri e sia viva.
Il concetto dell’opera riflette la filosofia buddista: simboleggia il corpo come un contenitore dell’anima eterna, che ciclicamente attraversa la vita, la morte e la rinascita.
Mariko Mori rivela: «Nel 2016 ho avuto un incontro profondo e trasformativo con una grande luce. Questa rivelazione mi ha fatto capire che siamo tutti benedetti e profondamente amati in ogni momento della nostra vita. La nostra esistenza è una testimonianza della nostra interconnessione, a significare che siamo parte di un tutto più grande».
Peace Crystal ci ricorda che apparteniamo tutti a un unico albero genealogico, e che tutti gli individui del mondo fanno parte di un’umanità condivisa. Dopo la mostra di Venezia, l’opera sarà installata in modo permanente in una grotta in Etiopia, culla, sei milioni di anni fa, della specie Sapiens Sapiens.