Tra i cinque finalisti dell’edizione 2024 del Premio europeo dello spazio pubblico, l’iniziativa biennale del Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona (CCCB), la giuria ha scelto come vincitore il Parco della Collina dell’Insurrezione di Varsavia, realizzato nel centro di Varsavia: riciclando le rovine della seconda guerra mondiale gli studi di architettura topoScape e Archigrest hanno dato vita a un luogo attraente e accessibile che combina memoria storica, gioco, relax e sensibilità ecologica.
Già negli anni Novanta, in cima al cumulo di macerie alto 35 metri alcuni veterani avevano eretto un memoriale dell’Insurrezione e il luogo, pur considerato di difficile accesso, era diventato destinazione di commemorazioni storiche annuali.
Scopo del progetto era quello di rendere l’area sicura e accessibile per dare vita a uno spazio pubblico ricreativo per i residenti, conservando nel contempo l’intento commemorativo che era già stato avviato. Il fatto che si trattasse di un cumulo di macerie, inoltre, richiamava l’attenzione su strategie di riuso dei materiali da costruzione del tempo.
Per rendere accessibile il sito, la complessità del terreno ha portato alla costruzione di ponticelli pedonali sospesi e allo scavo di ‘canyon’ artificiali i cui fianchi sembrano strati geologici di una collina antropomorfa, a memoria dello sforzo manuale di migliaia di cittadini e lavoratori impegnati nella ricostruzione post-bellica di Varsavia. Il progetto, oltre a numerose aree di sosta e di passeggio, include anche un campo giochi per i bambini.
Per quanto riguarda la vegetazione il progetto, sviluppato in collaborazione con specialisti agronomi, si è basato su un’analisi dei processi naturali avviati dalle specie pioniere e invasive, seguita da un modello per dare vita a nuovi ecosistemi.
Nella categoria Seafronts il premio è andato al progetto di miglioramento della spiaggia e di sivluppo della passeggiata lungo il porto del piccolo comune di Porto do Son, in Galizia, progetto degli studi CreuseCarrasco e Rvr Arquitectos.
La giuria del Premio Europeo per lo spazio pubblico, presieduta da Beth Galí (Barcellona), era formata dagli architetti Francesco Musco (Venezia), Sonia Curnier (Losanna), Fabrizio Gallanti (Bordeaux), Žaklina Gligorijević (Belgrado), Beate Hølmebakk (Oslo), Manon Mollard (Londra).