A Roma la rassegna Utopia! Architettura e diritti umani

In corso in questi giorni a Roma la prima edizione di Utopia! Architettura E Diritti Umani, una rassegna di architettura che intende indagare quali soluzioni, strategie o proposte progettuali sperimentali di intervento si possono adottare in caso di emergenze umanitarie.

Fino al 21 novembre mostre, spettacoli teatrali, incontri, proiezioni e laboratori animano diversi luoghi della città per promuovere una riflessione sul ruolo dell’architetto in quegli ambiti dell’abitare umano in cui la salute, i diritti e la dignità dell’uomo sono maggiormente a rischio: cambiamenti climatici, fenomeni ambientali come terremoti, uragani e inondazioni, guerre, emergenze sanitarie e disparità sociale.

 

 

 

Punto focale della manifestazione è la mostra Wood, Salt, Water (a cura di Eleonora Carrano e Silvia Serreli) che illustra i progetti dell’associazione internazionale di architettura Architecture & Human Rights, fondata da Jorge Lobos (fino al 21 novembre 2024 presso lo spazio culturale WeGil a Trastevere).

 

Uno spazio pubblico di Copenhagen progettato da Jorge Lobos (Architecture & Human Rights).

 

Nella mostra, curata da Eleonora Carrano e Silvia Serreli, vengono presentati alcuni dei progetti più significativi di Architecture and Human Rights (ARCH+ HR) per rispondere alle principali sfide contemporanee: emergenze umanitarie, disuguaglianza sociale, crisi climatica.
Legno, sale e acqua rappresentano un ambito di ricerca che indica soluzioni compatibili con lo stato di necessità della città e della società contemporanea, interpretando potenzialità e conflitti, con soluzioni che possano ridurre contrapposizioni, favorire l’integrazione e ridurre le disuguaglianze sociali.

Al WeGil una giornata è interamente dedicata all’emergenza carceraria, con, tra gli altri, l’architetto e docente dell’Università di Udine Giovanni La Varra che nel saggio Indagare il carcere formula una proposta progettuale per immaginare luoghi della detenzione civili e dignitosi.

Utopia! Architettura E Diritti Umani propone anche una serie di eventi collaterali in alcuni luoghi della città scelti per le loro caratteristiche peculiari: presso SpinTime, nell’edificio di Via Santa Croce in Gerusalemme dove convivono 400 persone di 28 nazionalità); nello spazio teatrale off Il Cantiere, nato da un’occupazione di un edificio nel cuore di Trastevere; presso la Città dell’Altra Economia-CAE, nell’area restaurata del Campo Boario di Testaccio.

 

Un fotogramma di Hotel Cambridge, film brasiliano del 2016 diretto da Eliane Caffè, che racconta una versione romanzata dell’occupazione del Cambridge Hotel nel centro di San Paolo, in cui accanto a noti attori recitano gli occupanti. La proiezione presso SpinTime, in via santa Croce di Gerusalemme, dove convivono 400 persone di 28 nazionalità.

 

Nello spazio esterno del WEGil l’architetto Lorenzo Malloni esporrà un prototipo modulare (nell’immagine di apertura) riconfigurabile di unità minima abitativa emergenziale.

Utopia! Architettura E Diritti Umani, prodotta da Teatroinscatola e realizzata in collaborazione con ARCH+HR e con la curatela di Eleonora Carrano e Lorenzo Ciccarelli, si avvale del patrocinio di Regione Lazio, Muncipio I di Roma Capitale, LAZIOcrea, WeGil, Fondazione Di Vittorio, UPTER, Sapienza Università di Roma, Università Roma Tre e del sostegno di FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori.

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top