Dal 6 dicembre l’installazione immersiva, sonora e visiva, Moving Picture occuperà tutti gli spazi della galleria Gagosian Roma. Il film, realizzato in collaborazione con Corinna Belz, proiettato in scala monumentale su 22 metri di larghezza, sarà accompagnato da una partitura per tromba composta da Rebecca Saunders ed eseguita da Marco Blaauw.
Sei amplificatori circondano lo spettatore, conferendo alla musica una presenza fisica e un impatto imponente.
Moving Picture (946-3) Kyoto Version è la prima mostra dell’artista in una galleria italiana dal 1983. Nel corso della sua carriera, Richter ha continuamente rivitalizzato la pratica pittorica attraverso l’esplorazione analitica delle potenzialità della fotografia, della casualità e dei processi sistematici: negli anni Sessanta ha utilizzato fotografie tratte da riviste e giornali come immagini di riferimento per le sue opere; negli anni Settanta ha fotografato i suoi stessi dipinti, ingrandendo notevolmente piccoli dettagli delle pennellate.
Fatta di luce, Moving Picture (946-3) Kyoto Version costituisce l’apoteosi immersiva e esperienziale del progetto Strip, al quale Richter ha iniziato a lavorare nel 2010, in seguito alla scoperta di strumenti digitali per analizzare dipinti già esistenti alla ricerca di nuove strategie artistiche.
La serie Strip ha avuto inizio quando l’artista ha iniziato a frammentare digitalmente l’immagine fotografica di una tela in porzioni sempre più piccole, poi raddoppiate o specchiate su superfici particolarmente estese come un caleidoscopio gigante.
Questo processo ha aperto un mondo di nuove possibilità, dando origine agli Strip paintings (2011–16), così come a libri, stampe, arazzi e alla Strip-Tower (2023), una scultura monumentale attualmente esposta presso la Serpentine di Londra.
Gerhard Richter (Dresda, 1932) vive e lavora a Colonia. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni museali in tutto il mondo.