Si inaugurerà sabato 11 ottobre in Basilica Palladiana a Vicenza, dopo la cerimonia di premiazione, la mostra della tredicesima edizione del Premio Internazionale alla Committenza di Architettura Dedalo Minosse, organizzato da ALA Assoarchitetti & Ingegneri, promosso da Comune di Vicenza e Regione del Veneto.

Istituito nel 1997 da un gruppo di architetti vicentini, il Dedalo Minosse è l’unico riconoscimento internazionalmente accreditato dedicato alla figura centrale del committente che, investendo risorse nella ricerca della qualità, abbia realizzato un’opera negli ultimi cinque anni in luoghi dell’abitare, spazi per la cultura e per il lavoro, interventi urbani e sul paesaggio.
La particolarità del Premio risiede nel riconoscere il ruolo del committente come centrale e strategico per la riuscita di ogni opera. L’accento è posto sul processo progettuale e costruttivo, ovvero sulla relazione che lega le figure che realizzano l’opera, in primis quella tra committenza e architetto, fino a coinvolgere gli esecutori (le imprese) e i decisori (le pubbliche amministrazioni).

Oltre 400 le candidature ricevute per questa nuova edizione, più di 70 i progetti selezionati, di cui 25 premiati e altri 45 pubblicati nel catalogo, che saranno esposti nella mostra curata dello Studio Gabbiani, visitabile fino al 2 novembre in Basilica Palladiana.
Vivaci suggestioni emergono dal confronto tra generazioni e culture lontane. Spiccano, nell’edizione 2024/2025, le voci degli Under 40 e dei Paesi emergenti. Candidature inedite dall’Arabia Saudita alla Corea, dal Marocco alla Thailandia, passando per Namibia e Ghana.
La sottile trama che attraversa tutte le fasi della manifestazione è la riflessione su Natura e Materia, tra un innovativo sguardo intergenerazionale, inaspettati elementi arborei e un significativo contributo femminile. Massima l’attenzione ai temi centrali del rapporto dell’Uomo con l’ambiente e il territorio, della cura del patrimonio storico e della sostenibilità sociale ed economica verso una nuova architettura intesa come responsabilità condivisa, in questa relazione feconda tra committente, architetto ed esecutori.
«Il Premio Dedalo Minosse ha ormai superato il traguardo del quarto di secolo: venticinque anni di storia che ne hanno sancito la solidità e l’autorevolezza. Eppure – ha detto Marcella Gabbiani, Direttore del Premio – nonostante questa lunga tradizione, l’emozione si rinnova e accresce a ogni edizione. La XIII edizione 2024/2025 si apre sotto il segno della crescita e dell’espansione in tutte le sue dimensioni: più giovani, più donne, più Paesi coinvolti, più sostenitori che credono nella nostra visione. È il momento in cui il Premio si proietta verso una dimensione ancora più ampia, per continuare a essere promotore di creatività, spazio di confronto e motore di eccellenza per l’architettura e la committenza a livello globale».

Nella selezione dei progetti da premiare, la Giuria ha posto particolare attenzione a una serie di temi legati alle sfide dell’architettura contemporanea: dalla sostenibilità economica e ambientale all’uso di energie rinnovabili, fino alla sostenibilità sociale, intesa come inclusione e visione intergenerazionale. Sono stati valorizzati inoltre l’uso innovativo di tecnologie, materiali e sistemi, così come i progetti ispirati al principio del Design for All, valutati da una commissione dedicata.
Cinque i premi attribuiti dalla giuria, cui si aggiungono speciali segnalazioni e riconoscimenti messi a disposizione da patrocinatori e sponsor
- Il Premio Internazionale Dedalo Minosse, a un Committente che abbia incaricato un architetto libero professionista di un qualsiasi Paese;
- il Premio Internazionale Dedalo Minosse – Occam Under 40, a un Committente che abbia incaricato un giovane architetto libero professionista di un qualsiasi Paese;
- il Premio ALA – Fondazione Inarcassa, a un Committente che abbia incaricato un architetto libero professionista italiano;
- il Premio ALA Under 40, a un Committente che abbia incaricato un giovane architetto libero professionista italiano;
- Il Premio Internazionale Andrea Palladio al committente che si sia distinto, negli ultimi vent’anni, per un’attività particolarmente illuminata.
Della giuria della tredicesima edizione del Premio, presieduta da Veronica Marzotto, fanno parte tra gli altri Bruno Gabbiani, Francine Houben (Mecanoo Architecten), Michelangelo Pistoletto, Luigi Prestinenza Puglisi, Benedetta Tagliabue (EMBT) e il curatore della Biennale Architettura 2025 di Venezia Carlo Ratti.
Main sponsor del Premio Dedalo Minosse Caoduro Lucernari e Marmomac.
In questa edizione FederlegnoArredo e il Salone del Mobile.Milano si uniscono a Dedalo Minosse in una condivisione di visioni e temi, confermando il loro impegno nella valorizzazione di una progettazione responsabile e inclusiva.