RICONCILIAZIONI URBANE

 L’intervento di riqualificazione del numero sedici di viale Monte Grappa firmata dallo studio romano Westway Architects è un caso esemplare delle numerose trasformazioni in atto nel tessuto urbanistico di Milano. L’edificio infatti è inserito in un contesto di impianto ottocentesco ma eterogeneo dal punto di vista costruttivo e il suo impianto rivela una doppia anima, rispettosa dei vincoli urbanistici per quanto riguarda la composizione ma al contempo ricca di soluzioni costruttive e impiantistiche volte a migliorarne le performance energetiche e ridurne l’impatto ambientale. 

L’intervento ha previsto innanzitutto la demolizione del fabbricato originario, un edificio popolare realizzato nel 1882 ormai in gravi condizioni di degrado, riprendendo in fase di ricostruzione alcuni parametri compositivi originari: la tipologia a corte con residenze a ballatoio reinterpretata sui fronti interni, l’organizzazione della facciata principale su tre piani e la contiguità dei muri con gli edifici su viale Monte Grappa, le dimensioni della corte interna. Il fronte principale è definito da fasce orizzontali distinte per trattamento materico: bugnato cementizio, muratura a intonaco e un coronamento vetrato a doppia pelle inserito in una cornice in pietra, elemento che rompe il rigore della facciata ottocentesca originaria e rivela il carattere contemporaneo dell’intervento.

Pianta del primo piano

L’edificio si sviluppa su due piani interrati adibiti a garage, un piano terra a destinazione commerciale e corpi di fabbrica da quattro a sei piani con venticinque appartamenti di diversa dimensione e tipologia (simplex, duplex e triplex), tutti dotati di balcone o terrazzo con affaccio sulla corte interna. La struttura portante è stata realizzata in setti, pilastri e solette in ca, la fondazione è costituita da una platea in ca perimetrata da micropali d’acciaio e dal secondo livello fuori terra parte una struttura di pilastri in acciaio e solai pieni in ca. Il tamponamento esterno è costituito da una muratura a cassa vuota con doppia parete in mattoni forati e interposto isolante termico in polistirene espanso estruso con camera d’aria. Nelle solette dei vari piani, nelle pareti esterne e in quelle di confine fra gli appartamenti è stato inserito un pacchetto isolante con elevate caratteristiche termoacustiche per un migliore comfort ambientale interno. Fulcro distributivo degli spazi commerciali al piano inferiore e dei collegamenti verticali, la corte rappresenta un luogo di ritrovo comune caratterizzato dalla presenza di due grandi alberi che sbucano da due aperture ellittiche ricavate dal piano di copertura (quota +4 m).  

Sezione e prospetto interno

I ballatoi disposti attorno alla corte sono stati ripresi dallo schema ottocentesco ma convertiti in spazi privati esterni con porta d’accesso. Le altezze differenti dei corpi di fabbrica e le aperture terrazzate contribuiscono ad amplificare la percezione degli spazi rompendo la chiusura dello schema originario. Allo stesso modo, i materiali di rivestimento sono stati scelti secondo una logica antitetica che contrappone la leggerezza del legno per i prospetti interni fino al terzo piano alla densità della pietra di Benonia grigio-scura dal quarto al sesto livello. Le aree comuni dell’edificio e le scale di collegamento ai piani sono rivestite in pietra naturale abbinata a boiserie in legno. I serramenti di tutti i prospetti sono in legno a taglio termico con vetrocamera in doppie lastre stratificate con interposta camera d’aria e scuri in legno ad anta. Al loro interno, gli appartamenti sono caratterizzati da finiture di pregio, con pavimenti in parquet prefinito a listoni di rovere e soluzioni funzionali come pannelli in vetro e oscuranti scorrevoli. 

 

Due grandi alberi sbucano da due aperture ellittiche ricavate dal piano di copertura della corte interna (foto ©Moreno Maggi)

L’integrazione fra le componenti costruttive – strutture, serramenti a elevato taglio termico e impianti ad alta efficienza energetica – è stata studiata per garantire il miglior comfort termo-igrometrico interno e l’abbattimento dell’impatto ambientale e dei costi energetici (in classe A Cened, l´edificio ha un fabbisogno energetico di 21,18 kWh/ m²). I sistemi centralizzati di riscaldamento, condizionamento e produzione di acqua calda sanitaria utilizzano pompe di calore condensate con l’acqua di sonde geotermiche. Alla copertura rivestita in zinco-titanio è integrato un impianto fotovoltaico che fornisce l’energia elettrica necessaria al funzionamento degli impianti. La climatizzazione di ogni appartamento avviene tramite pannelli radianti a soffitto modulari in cartongesso, ricambio d’aria attivato con recuperatore di calore e centraline di contabilizzazione. Tutti gli appartamenti inoltre sono dotati di un sistema di domotica per gestire e controllare illuminazione, carichi elettrici, dispositivi antintrusione, climatizzazione, e di satelliti d’utenza per la contabilizzazione dell’energia termica, frigorifera e dei consumi idrici.

La corte interna è definita da corpi di diversa altezza e facciate caratterizzate da elementi aggettanti e da un rivestimento in legno fino al terzo piano e in pietra di Bedonia dal quarto al sesto (foto ©Moreno Maggi)

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