Paolo Ulian, la leggerezza delle intuizioni è la rassegna antologica dedicata al designer italiano che inaugura sabato 30 aprile nelle sale del Palazzo Mediceo di Seravezza, in provincia di Lucca.
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Isia di Firenze, fino al 1992 assistente di Enzo Mari, Paolo Ulian ha rinnovato con versatilità, ironia, sensibilità etica ed estetica gli oggetti che popolano il nostro quotidiano, che reinventa con delicatezza e misura portando a nuova vita materiali poveri o di scarto.
Paolo Ulian, foto di Lucia Baldini
Come scrive Domitilla Dardi (curatrice del MAXXI di Roma) nel testo che accompagna la mostra: «per diversi anni il design di Paolo Ulian è stato più riconosciuto all’estero che nel nostro Paese. Unico italiano presente nel collettivo olandese Droog Design, si è avvicinato a campi tra i più disparati del progetto, toccando materie prime considerate anticonvenzionali come il cibo, quando ancora non si parlava di food design. I suoi progetti sono sempre stati messaggi in bottiglia che mandano segnali a chi è in grado di scoprirli. Il suo lessico non è urlato e violento, ma riflessivo. Eppure Paolo ha continuato a vivere nei suoi territori senza mai decidere di separarsene alla ricerca di nuova accoglienza».
Accento viene posto anche sulla ricerca e la sperimentazione nel recupero dei materiali che Ulian conduce con un suo peculiare metodo fatto di intuizioni e riflessioni riguardo al contesto sociale, etico e ambientale: «Paolo diventa un maestro nel progettare attraverso lo scarto, utilizzando il negativo generato da un positivo. Il lavorare per via di levare di michelangiolesca memoria produce infatti non solo un positivo – la scultura – ma anche un materiale di risulta, che di solito non si considera. Ma per Ulian quel materiale è oro puro. Nessuno come lui oggi in Italia sa lavorare con lo scarto e trasformarlo in un progetto sublime. Nel farlo egli non si limita a utilizzare il materiale attraverso il riciclo o il riuso, ma sfrutta il taglio del marmo come momento fondamentale del progetto. D’altra parte questa lezione l’ha appresa alla scuola di un grande maestro, Enzo Mari».
Paolo Ulian, vaso introverso
Se si lega tutto questo alla migliore tradizione artigiana del nostro Paese ne risultano creazioni emozionanti e riconoscibili, riconducibili a un vissuto comune ma nel contempo adeguate ad essere collocate sul mercato internazionale, come la parete di pixel, realizzata con tasselli in marmo a base rettangolare grandi quanto un dito su cui Ulian interviene staccandone alcuni così da creare un disegno. Oppure Introverso, come il vaso in marmo bianco di Carrara che cela un altro vaso di forma differente da “liberare” attraverso l’uso di un martello.
La mostra è organizzata dell’associazione culturale Imaginificat, Curatrice Elisa Zannoni.
Paolo Ulian. La leggerezza delle intuizioni
Dove: Palazzo Mediceo, viale Leonetto Amadei 230, Seravezza LU
Quando: 30 aprile – 29 maggio 2016-04-15
Orari: gio-dom 16:00 20:00
Ingresso libero