Un singolare allestimento quello presentato di recente nello spazio Lualdi-Casalgrande Padana in Foro Bonaparte a Milano: ambienti domestici popolati da manichini abbigliati con le creazioni di Chicca Lualdi, “miglior giovane talento della moda italiana” nel 2010 secondo la Camera Nazionale della Moda e oggi ospite delle sfilate in tutto il mondo.
In uno stile pulito e minimal a cavallo tra anni Sessanta e contemporaneità come quello dell’azienda guidata dalla famiglia in cui Chicca è cresciuta, respirando l’aria del rigore estetico e i valori del ben fatto di nonno Bruno e degli architetti che frequentavano la casa, a cominciare da Luigi Caccia Dominioni che negli anni Sessanta commissionò a Lualdi le porte di casa Pirelli che stava progettando, i modelli assumono il volto di opere iconiche dell’architettura e del design, da Gio Ponti a Endo, da Wright a Itoshi Abe e Herzog e de Meuron.
A fare da sfondo alle creazioni di moda le chiusure progettate da Caccia Dominioni, Piero Lissoni o dall’ufficio tecnico dell’azienda di Marcallo e le superfici di Casalgrande Padana, altra azienda che delle strette relazioni con l’architettura ha fatto il proprio segno distintivo.
LCD62, design Luigi Caccia Dominioni |