Inaugurato il mese scorso a Losanna, l’ArtLab di Kengo Kuma è un nuovo spazio dell’Epfl destinato a rafforzare il dialogo tra scienza e cultura.
Risultato di un concorso internazionale bandito nel 2012 e vinto dall’architetto giapponese, l’edificio dell’ArtLab, i cui lavori erano iniziati nel 2014, è stato finanziato per quasi la metà del suo costo di 35,5 milioni di Chf (pari a circa 32,7 milioni di euro) con fondi privati.
Un’unica copertura lunga 250 metri raggruppa tre distinti spazi culturali aperti al pubblico e le cui funzioni, abilitate dai progetti di ricerca sviluppati all’interno dell’Ecole Polytecnique, sono esse stesse una forma di ricerca.
Nelle parole del presidente della EPFL Patrick Aebisher: «Al di là del suo involucro architettonico, ArtLab è un progetto di ricerca attraverso il quale EPFL e i suoi partner intendono esplorare l’universo delle umanità digitali, un campo emergente ricco di domande e di stimoli. Per fare un semplice esempio , i nostri progetti producono spesso enormi quantità di dati che si possono trasformare in forma divulgativa in qualcosa di utile per tutti».
Come avviene ad esempio nella DataSquare, lo spazio posto a nord dell’ArtLab, dove oggetto di mostre semi-permanenti ad elevata interattività sono i big data generati dai progetti di ricerca intitolati Blue Brain Project e Venice Time Machine condotti all’interno dell’Ecole.
Proseguendo verso sud all’interno dell’ArtLab si incontra uno spazio espositivo sperimentale – attualmente occupato dalla mostra Noir, c’est noir? che esamina i lavori dell’artista francese Pierre Solage con nuove tecnologie fotografiche ad alta velocità e ampio spettro – per arrivare infine al Montreux Jazz Cafè at Epfl. Qui il pubblico può ascoltare e rivivere in forma immersiva, anche attraverso nuovi device messi a punto dall’Epfl – i concerti del famoso festival del jazz dei cui archivi l’Epfl cura la conservazione e digitalizzazione.
A est l’edificio dell’ArtLab confina con Place Cosandey, di fronte al Rolex Learning Center disegnato da Sanaa, una vasta area che ora è stata completamente riorganizzata sulla base di progetti elaborati dagli studenti del laboratorio di architettura dell’EPFL per diventare luogo di incontro e spazio ricreativo per la comunità.