Il 22 maggio verrà presentato il programma dell’edizione 2019 della Oslo Architecture Triennale, che si terrà nella capitale norvegese dal 26 settembre al 24 novembre prossimi. Il lancio dell’edizione di quest’anno avverrà al Salt nel quadro dell’iniziativa Urban Future Global Conference, l’appuntamento annuale della capitali green d’Europa.
Oslo sta vivendo una fase di grande fermento architettonico: numerose sono infatti le realizzazioni progettate dai più importanti studi di architettura del mondo. A-Lab, AARt, Bleed, Dark, Grid, Haptic Architects, Mvrdv, Rpbw, Snøhetta, Zha sono alcuni degli studi al lavoro nella capitale, che sta investendo in infrastrutture e in edifici dedicati alla cultura.
La città, com’è noto, è in prima linea nella battaglia ambientale per la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera e del traffico veicolare privato.
Degrowth and its relevance in architecture sarà il tema della prossima OAT, curata da Maria Smith e Matthew Dalziel dello studio londinese Interrobang, in collaborazione con il critico Phineas Harper e l´artista e ricercatrice urbana Cecile Sachs Olsen.
L’appuntamento, organizzato da FutureBuilt, Arena Oslo e Oslo Business Region, esplorerà l´architettura della nuova economia, vale a dire di quella modalità di produzione in cui, in un prossimo futuro, gli aspetti umani e ambientali diventeranno centrali.
Nei due mesi di manifestazione si alterneranno mostre, performance teatrali, dibattiti, seminari e workshop, mentre non mancheranno iniziative in grado di mettere in relazione l’architettura, l’arte e la politica.