Alla Fondazione Cini di Venezia la seconda edizione di Homo Faber

Da domenica 10 aprile all’1 maggio torna a Venezia Homo Faber, l’iniziativa culturale dedicata ai mestieri d’arte contemporanei. Nelle seconda edizione l’iniziativa promossa da Michelangelo Foundation dedica particolare attenzione alle tradizioni artigianali del Giappone e alla sua influenza sulla creatività e l’artigianato d’arte europeo.

Accolti sull’Isola di San Giorgio dalla ‘Fioritura in Crescendo’, il totem pensato da Ugo La Pietra e realizzato dagli artisti artigiani della Scuola Mosaicisti del Friuli, i visitatori potranno ammirare gli eccezionali oggetti realizzati a mano da 12 Tesori Nazionali Viventi – porcellane, un’arpa laccata, kimono tinti a mano e molto altro. Una suggestiva mostra fotografica di Rinko Kawauchi trasporta i visitatori negli atelier segreti di questi preziosi maestri artigiani.

Homo Faber è anche una rara opportunità di esplorare l’Isola di San Giorgio Maggiore e il complesso architettonico della Fondazione Giorgio Cini in uno spazio espositivo che copre quasi 4.000 metri quadrati. Sale come la Biblioteca del Longhena e la ex piscina Gandini, solitamente chiuse al pubblico, aprono eccezionalmente le porte per diventare scenari dei mestieri d’arte.

Fioritura in Crescendo, il totem disegnato da Ugo La Pietra e realizzato dagli artigiani della Scuola Mosaicisti del Friuli

Le mostre

Il motivo dei mestieri (a cura di Sebastian Herkner)

Il premiato designer tedesco invita artigiani e atelier a interpretare il motivo geometrico del sagrato di fronte alla Basilica di San Giorgio utilizzando marmo, mosaico, intarsio di legno, tessuti e altre tecniche. Tra loro Palmalisa Zantedeschi che per questa mostra ha creato il pannello decorativo in marmo “San Giorgio”.

Dettaglio del pannello in marmo 'San Giorgio' di Palmalisa Zantedeschi

Gli atelier delle meraviglie (a cura di Rinko Kawauchi)

Un serie di fotografie, esposte nel rinascimentale Chiostro dei Cipressi che documentano gli atelier dei Tesori Nazionali Viventi del Giappone.

Next of Europe (a cura di Jean Blanchaert e Stefano Boeri)

Nel progetto espositivo di Stefano Boeri Interiors un moderno cabinet de curiosités con più di 150 oggetti realizzati da maestri artigiani raccolti all’interno di una grande struttura modulare di 70 metri lineari.
Al centro della stanza, banchi da lavoro di forma circolare sormontati da specchi che permettono al pubblico di ossrvare le performance degli artigiani intenti a praticare il proprio mestiere e a tramandarne le tecniche, le gestualità e il sapere.

Render dell'allestimento di Stefano Boeri Interiors per la mostra Next of Europe

Gesti magistrali (a cura della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship)

La sala antistante il Cenacolo è la cornice dove maestri artigiani europei e giapponesi lavorano sotto gli occhi dei visitatori, dando una dimostrazione dal vivo della loro maestria e perizia e di come le tecniche tradizionali possano infondere il presente di una bellezza senza tempo. Diversi artigiani provengono dal progetto francese Maîtres d’Art-Élèves, presentato dall’Institut National des Métiers d’Art con il supporto della Fondation Bettencourt Schueller; altri sono talenti selezionati dal Queen Elizabeth Scholarship Trust che sostiene la formazione e l’istruzione di aspiranti artigiani di talento in Gran Bretagna. Le strutture sono realizzate dal produttore italiano De Castelli.

Il giardino delle 12 pietre (a cura di Naoto Fukasawa e Tokugo Uchida)

Gli oggetti realizzati da dodici artigiani giapponesi (Tesori Nazionali Viventi del Giappone), parte importante del patrimonio culturale del Paese. Tutti gli oggetti sono esposti su 12 blocchi a forma di pietra progettati da Naoto Fukasawa.

Naoto Fukusawa

Italia e Giappone: le relazioni meravigliose (a cura della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte)

La sala invita a scoprire il confronto tra il più pregevole artigianato italiano e la cultura giapponese. In mostra una selezione di oggetti realizzati a mano da maestri artigiani italiani – molti dei quali sono stati insigniti del titolo di Maestro d’Arte e Mestiere, l’equivalente italiano dei Tesori Nazionali Viventi – ispirati dai motivi decorativi tipici del Giappone, nonché dalle sue tecniche, materiali e approcci formali.

 

Meccaniche prodigiose (a cura di Nicolas Le Moigne. Co-curata da Simon Kidston)

Scoprite gli effetti creativi di una intensa collaborazione tra l’Associazione Mec-Art (Pour la mécanique d’Art) e l’Ecal di Losanna. Cinque installazioni interattive basate sul know-how meccanico progettate dagli studenti del MAS in Design for Luxury & Craftsmanship illustrano il patrimonio recentemente riconosciuto dall’Unesco e associato alla cittadina svizzera di Sainte-Croix.

 

Magnae Chartae (a cura di Michele De Lucchi e il suo studio Amdl Circle)

Questa mostra rende omaggio alla varietà di mestieri legati alla lavorazione della carta: la loro rilevanza e varietà, e le mani dell’uomo che sono parte integrante dei processi creativi. Una serie di affascinanti opere d’arte di carta rivela la bellezza, la creatività e il significato culturale di questo mezzo espressivo.

Michele De Lucchi (ph. Laila Pozzo, ©Michelangelo Foundation

I virtuosi della porcellana (a cura di David Caméo e Frédéric Bodet)

Una celebrazione della porcellana contemporanea in Europa e Giappone, con opere dei maestri ceramisti Katsuyo Aoki, Tamsin van Essen e Ruth Gurvich, insieme a pezzi delle manifatture di Meissen, Sèvres, Nymphenburg e Bernardaud.

 

Rintracciare Venezia (a cura di De Castelli e Zanellato/Bortotto)

Un’installazione site-specific composta da opere realizzate in mosaico di diversi metalli con speciali finiture, un omaggio a Venezia e ai preziosi pavimenti musivi della Basilica di San Marco. La ricerca di Zanellato/Bortotto è interpretata da De Castelli per narrare la storia millenaria della città. Queste opere rappresentano il lavoro paziente e incessante svolto nel corso del tempo sui decori marciani e sono un tributo alla città lagunare, descritta nella sua fragilità ma anche nella rcapacità di resistere alla forza erosiva del mare.

 

Bellezza in fiore (a cura della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship)

Un giardino fiorito ideato da Sylvain Roca, interior designer e scenografo, con una collezione di vasi di vetro realizzati da Venini in collaborazione con una selezione dei migliori flower designer mondiali.

 

The Artisan: una sala da tè fatta a mano (a cura di Tapiwa Matsinde)

Un ponte tra la funzionalità di una sala da tè e la creatività di un interno bohémien. Lo spazio è arredato con pezzi iconici di artigiani, designer e artisti di tutto il mondo.

Tapiwa Matsinde (ph. Laila-Pozzo ©Michelangelo Foundation)

Attendere nell’ombrosa quiete (a cura di Robert Wilson)

Il regista e visual artist statunitense svela le influenze giapponesi dietro alle sue produzioni teatrali, in particolare la Madama Butterfly di Puccini. Una mostra evocativa consente al pubblico di immergersi nelle sue geniali rappresentazioni sceniche all’interno dei locali dell’ex piscina Gandini, trasformata per l’occasione in un palcoscenico d’eccezione.

 

Dettagli: genealogie dell’ornamento (a cura di Judith Clark)

Il potere trasformativo dell’artigianato si manifesta in un’eclettica mostra progettata da Judith Clark con Sam Collins, dedicata a 14 maison del lusso. La mostra presenta oggetti preziosi raggruppati intorno a un percorso delimitato lungo il quale siedono artigiani intenti a rifinire gli oggetti in mostra: tra questi, anche i maestri artigiani delle 14 maison partecipanti. Le pannellature dei muri e i pavimenti, realizzati a mano appositamente per la mostra, riflettono il patrimonio di ciascun mestiere e degli strumenti a essi correlati.

 

Eilean (a cura di Panerai)

Lo splendido yacht costruito nel 1936 e restaurato in Italia da un team di maestri specializzati, approda all’Isola di San Giorgio Maggiore, dove è possibile ammirare la bellezza delle linee, la qualità dei materiali e il mirabile lavoro di restauro.

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