È stato recentemente aperto al traffico, con una nuova configurazione generale che ha risolto le criticità del precedente assetto, il nuovo sistema di viabilità di accesso alla Macroisola di Porto Marghera. Dopo tre anni di lavoro, la più antica zona industriale di Porto Marghera ritorna ad essere un collegamento fondamentale tra Mestre, Venezia e Porto Marghera attraverso Via della Libertà.
F&M Ingegneria si è occupata della gestione dell’intervento nelle fasi di coordinamento generale, nella progettazione stradale, nella direzione lavori e nel coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione.
Il progetto è stato finanziato in larga parte dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (17 milioni sui 20 totali dell’investimento) e si inserisce nell’ambito dell’Accordo di Programma per la riconversione e la riqualificazione industriale dell’area di Porto Marghera sottoscritto nel gennaio del 2015 da Ministero, Comune di Venezia, Regione Veneto e Autorità Portuale di Venezia.
Nello specifico, l’intervento ingegneristico, di particolare complessità, ha previsto la realizzazione di un viadotto per la continuità della SR 11 a scorrimento veloce; una rotatoria a raso di collegamento a Via delle Industrie e una nuova galleria artificiale in c.a. con rotatoria in quota per garantire tutti i collegamenti da e per Venezia oggi non consentiti dalle attuali rampe oggetto di demolizione.
Il nuovo assetto viabilistico ha previsto vantaggi e miglioramenti sotto diversi punti di vista: una drastica riduzione del percorso; una significativa diminuzione dell’impatto ambientale grazie alla riduzione degli scavi e all’utilizzo di tecnologie speciali a contenuta asportazione di terreno per l’esecuzione delle fondazioni profonde; la creazione di un percorso diretto per l’accesso dei camion alla Fincantieri. Grazie alla semplificazione di alcuni flussi di traffico, è stata ridotta l’interferenza in rotatoria del percorso principale Fincantieri – Via Torino.
Ulteriori vantaggi hanno coinvolto mobilità ciclopedonale e trasporto pubblico locale. Il progetto dei percorsi ciclabili ha tenuto conto di due importanti interventi nell’area dei lavori, e cioè la realizzazione della tratta ciclabile proveniente da Venezia e la riqualifica del sottopasso ferroviario esistente della fermata di Porto Marghera ad opera di Rfi, nell’ambito del programma di riqualificazione delle periferie, che copre anche Via Paganello.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, con il nuovo assetto viabilistico gli autobus potranno uscire dalla viabilità principale e percorrere la viabilità secondaria a raso, impegnando la rotatoria di fronte alla Fincantieri. Il riposizionamento delle fermate migliora la sicurezza per gli utenti, in quanto al contrario del passato non è previsto alcun attraversamento della viabilità a scorrimento veloce e l’eliminazione dei semafori pedonali a chiamata, favorendo lo scorrimento veloce del traffico. Il progetto ha previsto inoltre aree di fermata riservate esclusivamente agli autobus, in modo da non interferire con il traffico veicolare privato.
L’intera progettazione dell’intervento è stata eseguita utilizzando la metodologia Bim, che ha permesso a tutti i professionisti coinvolti nei lavori di interagire con un modello del progetto unico, dove condividere le modifiche e contemporaneamente ricevere quelle realizzate dagli altri utenti.
I vantaggi derivanti da questo approccio hanno portato a individuare e risolvere le problematiche connesse con la presenza di interferenze tra le diverse discipline oltre che tra le soluzioni progettuali e il contesto vincolistico esistente.
Il ricorso alla metodologia Bim ha permesso inoltre di mantenere sotto controllo i costi dell’infrastruttura durante le fasi progettuali, potendo intervenire tempestivamente sulle scelte ingegneristiche e fornendo le informazioni necessarie alla committenza in fase di gestione e manutenzione futura dell’infrastruttura.