È stato presentato oggi in anteprima il nuovo negozio di Apple a Milano, che aprirà ufficialmente al pubblico il 26 luglio. Il progetto del primo flagship store italiano, dello studio inglese Foster + Partners, non nuovo a collaborazioni con il colosso statunitense, ha richiesto più di un anno di lavoro, con interventi che hanno ripensato interamente gli spazi della piazza e quelli sotterranei un tempo destinati alle sale del cinema Apollo.
Pietra e acqua sono gli elementi fondativi della nuova costruzione: lastre di beola grigia finita a mano sono posate in orizzontale sui pavimenti e in verticale sulle pareti; 56 getti d’acqua alti 8 metri lambiscono le pareti del parallelepipedo di vetro che si innalza sopra il negozio, creando un effetto a cascata; 4000 ugelli disposti su 6 file alimentano il velo d’acqua inferiore.
La cascata d´acqua che contorna il parallelepipedo d´ingresso al nuovo Apple store di Milano |
Due sono invece gli elementi che spiccano maggiormente nella piazza: l’anfiteatro a gradoni e il grande volume in vetro. La scalinata-anfiteatro, cuore della piazza, raccorda il livello della stessa con il negozio sottostante. Una vetrata schermata da una cascata d’acqua segna l’ingresso al negozio, a quota -3,24 metri. Ma questo non è l’unico accesso: due rampe di scale sono contenute all’interno del volume in vetro, mentre un ascensore posizionato sulla piazza garantisce la completa accessibilità del negozio.
Acqua e pietra i due elementi fondativi del progetto. Alla fine della scalinata una cascata a pioggia segna l´ingresso allo store. |
La scalinata in lastre di beola grigia che ha trasformato significativamente la conformazione di Piazza Liberty a Milano e, sotto, la piazza vista dall´alto. |
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Quest’ultimo, organizzato in un’unica grande sala, è rifinito nel dettaglio, nulla è lasciato al caso: grandi tavoli di legno chiaro mostrano gli ultimi prodotti dell’azienda, alcuni alberi posizionati lungo i lati donano un tocco di colore all’ambiente, il soffitto è bianco con un’illuminazione puntiforme.
L´interno del primo flagship store italiano di Apple è un unico grande spazio dai materiali semplici e raffinati e dalle finiture curate nel dettaglio. |
Si tratta di un progetto ambizioso, che ha previsto l’intera ristrutturazione della piazza, con il rifacimento della pavimentazione e il riposizionamento delle griglie limitrofe a via San Paolo e la piantumazione di alcune essenze.
Il progetto, che ha ottenuto il benestare della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano e del Municipio 1, ha comportato alcuni obblighi per la società americana. Apple dovrà infatti organizzare ogni anno almeno 8 eventi pubblici gratuiti di alto profilo culturale e sociale concordati con l’Amministrazione e proporre al Comune almeno 4 ulteriori evento l’anno (il calendario completo sul sito Today at Apple).
La scalinata potrà essere utilizzata per vari eventi, fungendo da anfiteatro per la città. |
Da una comunicazione del Comune si possono evincere alcuni costi sostenuti per il progetto.
Per la realizzazione dell’intervento la società Immobiliare cinematografica ha versato al Comune di Milano un corrispettivo di 4.666.200 euro, oltre alla somma di 8.460 euro come rimborso delle spese sostenute dall’Amministrazione per la quantificazione dell’indennizzo stesso e la valutazione di congruità da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Apple dovrà rifondere al Comune, una tantum, la somma di 768.732,15 euro, pari al costo sostenuto nel 2013 dall’Amministrazione per il rifacimento di Piazza Liberty, oltre alla cifra di 127.435 euro, da corrispondere entro il 31 gennaio di ogni anno, per l’uso delle aree della Piazza. Immobiliare cinematografica e Apple, inoltre, dovranno eseguire a proprie spese la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutta l´area e installare un piezometro, un dispositivo per monitorare l’andamento della falda in corrispondenza della piazza, con obbligo di rendiconto semestrale al Comune.