Presentata oggi in Triennale la terza edizione di arcVision Prize – Women and Architecture, il premio internazionale di architettura istituito da Italcementi Group nel 2013 con l’obiettivo di promuovere le figure femminili che hanno apportato con il proprio lavoro novità di carattere progettuale, teorico e pratico in ambito architettonico con una particolare interpretazione dei valori sociali.
Da sinistra nella foto, Stefano Casciani, direttore scientifico di ArcVision Prize, Odile Decq, membro della giuria fin dalla prima edizione, l´Ingegner Carlo Pesenti consigliere delegato di Italcementi, Sergio Crippa, direttore della comunicazione Italcementi e del periodico ArcVision |
Non a caso, per illustrare la natura del premio, il direttore scientifico Stefano Casciani ha ricordato il motto della Biennale di Fuksas “più etica meno estetica”, che se apre ad altre considerazioni – l’etica è sempre estetica – e va oltre i generi, ben si riflette nei lavori delle premiate nelle prime due edizioni, la brasiliana Carla Juaçaba e la portoghese Ines Lobo.
Quanto al genere, forse in un mondo perfetto un premio per sole donne non avrebbe senso, ma se questa limitazione può far nascere l’idea di una “riserva indiana”, questa riserva esiste davvero nel mondo reale, dove il 25% dei laureati in architettura è donna mentre solo il 10% degli studi di architettura è diretto da donne. E se in India, nelle parole di una delle selezionate di quest’anno, l’idea di un’architetto donna è semplicemente inconcepibile, in Francia una giovane Odile Decq – nella giuria di Women and Architecture dalla prima edizione e presente stamattina alla conferenza – veniva incoraggiata a intraprendere la sua carriera da un collega che si diceva certo che architetti donne avrebbero sicuramente progettato cucine migliori grazie al loro spirito pratico.
Per la terza edizione del premio internazionale di architettura al femminile le nominate, scelte tra 40 segnalazioni di advisors internazionali, sono 22 da 17 Paesi e per la prima volta sono rappresentati tutti i continenti. Le dieci giurate si riuniranno all’i.lab, il Centro Ricerca e Innovazione di Italcementi Group a Bergamo, il 6 marzo per scegliere e annunciare ufficialmente la vincitrice del premio di 50mila euro e le menzioni speciali.