Inaugura oggi a Tokyo lo showroom monomarca di Arper. Per l’azienda di Treviso, che conta già 12 showroom nelle principali capitali mondiali, si tratta di un passaggio strategico per presidiare i mercati di Giappone, Corea del Sud e Taiwan e avviare un dialogo duraturo con le design communities dell’estremo Oriente.
«Siamo onorati di essere qui – dice Claudio Feltrin, Presidente e A.d. di Arper – la cultura giapponese è fonte d’ispirazione nel nostro approccio al design e si riflette nella realizzazione dei nostri prodotti. Le collezioni Arper sono il risultato di un processo creativo che definiamo “la ricerca dell’essenziale”: forme uniche e semplici, che siano capaci di esprimere un’eleganza senza tempo. Oggetti che sembrano frutto di una creazione spontanea ma che invece sono il risultato di una ricerca rigorosa e precisa.
In questo approccio progettuale sentiamo di riconoscerci e di condividere profondamente i valori e le regole formali espressi dalla cultura giapponese.
Allo stesso tempo Arper affonda le proprie radici nella cultura mediterranea: i colori e la luce, la giocosità e la creatività, la ricerca di unitarietà sono profondamente radicate nel nostro modo di essere e ci identificano nei prodotti che realizziamo».
Lo showroom di Arper, che è anche sede della consociata del gruppo, Arper Japan K.K., si trova nel distretto del design di Aoyama. Circa 300 mq, disposti su due piani esprimono la visione di Arper – innovazione, versatilità, flessibilità – attraverso collezioni capaci di interpretare la contemporaneità.
Tra le collezioni presenti a Tokyo le novità 2016: le nuove edizioni della collezione di sedute Catifa, i pannelli decorativi e fonoassorbenti Parentesit in versione free standing e wall mounted, e il sistema di tavoli Meety, tutti disegnati dallo studio Lievore Altherr Molina.
Lo showroom ospiterà inoltre le collezioni più rappresentative del brand: Kinesit, la prima seduta operativa di Arper, la sedia in polipropilene Juno di James Irvine, il divano Steeve di Jean-Marie Massaud, il tavolo Cross dello studio Metrica, il tavolo Nuur di Simon Pengelly, vincitore del Compasso d’Oro.
Arper rappresenta una realtà in crescita, con una previsione di fatturato 2016 di oltre 70 milioni di euro. L’Ebitda è aumentato in termini assoluti (+20% rispetto al 2014). Il valore percentuale si attesta al 18.1%, dato che riflette gli importanti investimenti avviati dall’azienda nel consolidamento della struttura organizzativa. Il volume d’affari, oggi concentrato in Europa per circa l’80%, si sta progressivamente espandendo verso gli Usa, il Medio e l’Estremo Oriente.
Attualmente l’Italia pesa circa 4% sul fatturato complessivo.
230 dipendenti, distribuiti presso la sede di Monastier di Treviso, consociate, branches e showroom italiani ed esteri. Distribuzione in circa 90 Paesi, con una capillare rete di dealer e agenti.