Arredo, l’incertezza fa male al mercato

Per il mercato del mobile, quello che si sta chiudendo è stato un anno caratterizzato dalla stabilità delle vendite, sia sul mercato interno che su quello estero. A pesare su tale andamento sono stati sia il contesto macroeconomico nazionale sia l’esaurirsi dell’effetto propulsivo degli incentivi.

È l’incertezza il secondo elemento di questa fase economica, dovuto – com’è noto – dalla guerra dei dazi tra Usa e Cina e dalle numerose turbolenze geopolitiche che si riflettono sul commercio mondiale.

A tracciare questo quadro di luci e ombre è la società di ricerche e di mercato Csil, che ha da poco pubblicato due report: il Rapporto di previsione sul settore del mobile in Italia 2020-2022 e il World Furniture Outlook 2020.

Per il settore del mobile lo scenario prima descritto porterà a un’ulteriore debolezza del mercato interno, che riprenderà a crescere su tassi prossimi all’1% solo a partire dal 2021.

Per il 2020 Csil stima un mercato interno ancora sostanzialmente stabile, in cui anche le importazioni non realizzeranno aumenti significativi e tali da aumentare, se non di poco, il loro grado di penetrazione sul mercato italiano.

Sul fronte delle vendite sui mercati esteri delle imprese italiane del settore, il 2019 ha mostrato un rallentamento della crescita. Nel 2020 le esportazioni invece riprenderanno a godere di una domanda estera potenziale leggermente più vivace, che consentirà un nuovo incremento delle vendite sui mercati esteri, ma comunque molto moderato. In sintesi, nel 2020 ci si attende una crescita delle esportazioni pari all’1% a prezzi costanti.

Esportazioni italiane di mobili. I primi 10 mercati di destinazioni, 2019 (fonte elaborazioni CSIL su dati Istat.

Negli ultimi dieci anni il commercio internazionale di mobili è cresciuto più rapidamente della produzione di mobili, e ammonta a circa l´1% del commercio internazionale di manufatti, raggiungendo circa 150 miliardi di dollari nel 2018 e anche nel 2019. I principali paesi importatori di mobili sono Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito. Sul fronte delle esportazioni i principali attori sono: Cina, Germania, Polonia, Italia e Vietnam. Quest’ultimo è il paese esportatore che nel 2019 ha registrato i tassi di crescita più alti.

Indici di incertezza (fonte, FMI, World Economic Outlook; ottobre 2019).

Dopo un anno di stagnazione, il commercio mondiale di mobili dovrebbe riprendere a crescere nel biennio 2020-2021.

Nel 2020 Csil prevede un aumento dei consumi mondiali di mobili pari a circa il 2,4% in termini reali. La regione in più rapida crescita continua a essere l´Asia, con tutte le altre regioni in crescita tra l´1% e il 2% in termini reali. La regione che cresce lentamente è l´Europa.

Il mercato mondiale del mobile nel 2020. Variazioni % a prezzi costanti (fonte CSIL)

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