Sabato 22 gennaio alle ore 19 presso il Centro Arti e Scienze dell’Opificio Golinelli va in scena un evento fuori dall’ordinario: Le Parole E Il Vento, Inseguendo Aquiloni, una performance di arte, scienza, musica e poesia che potrà essere seguita anche in streaming sul sito di Fondazione Golinelli.
Sceneggiatura e regia sono di Antonio Danieli, Carlo Fiorini e Andrea Zanotti. Parteciperanno i poeti Franco Arminio e Gian Ruggero Manzoni, l’artista Alessandro Bergonzoni; gli scienziati Matteo Cerri e Mirko Degli Esposti; l’ingegnere “umanista” Antonio Danieli; il filosofo Adriano Fabris; i musicisti Federico Poggipollini e Walter Zanetti; il giurista Andrea Zanotti e il Coro della Sosat (Sezione Operaia Società Alpinistica Tridentina).
Per l’occasione, Michelangelo Penso realizzerà un’istallazione site specificpresso il Centro Arti e Scienze Golinelli.
Nel nuovo mondo che il dominio tecnico ha inaugurato rischiano di rimanere neglette la parola e le arti: bagaglio, viceversa, di vitale importanza da portare con noi nel futuro. È dunque necessario riproporre l’antica alleanza tra arte e scienza: patto che ha consentito il progresso dell’uomo mantenendone la misura e la dignità. È l’immaginazione che guarda al cielo a muovere pensieri e intuizioni, sulla scia degli aquiloni che i bimbi lanciano al vento.
Non sarà dunque una semplice esibizione quella a cui si assisterà all’Opificio Golinelli, ma un esperimento di trasmissione sinergica di parole, suoni e immagini per comunicare sentimenti, oltre che concetti, di fiducia nel presente che stiamo vivendo e nel futuro, seppur imprevedibile, che ci attende.
La performance, a ingresso libero su prenotazione, si articolerà in cinque parti: un prologo, tre atti centrali e un epilogo. Ciascuna parte vedrà un intrecciarsi e ripetersi ritmico di interventi, contributi scientifici, letture di poesie, esecuzioni di brani musicali e corali.
Il prologo riguarderà il “Principio” e avrà al centro il concetto di parola come principio di ordine e dominio, dono di Dio all’uomo al momento della creazione.
A seguire il primo atto dedicato al “Creato” in cui Michelangelo Penso illustrerà la genesi e il senso della sua opera site specific. Il secondo atto è dedicato al “Presente” e il terzo sarà incentrato sul “Futuro”. L’epilogo cercherà di ritrovare, nel segno della bellezza, un cielo dove volare, un orizzonte dove esprimere la propria identità, con le parole di Andrea Zanotti,le note di The sound of silence suonate da Poggipollini e Zanetti e il canto del coro della SOSAT Terra di Libertà.
Le luci illumineranno l’opera site specific di Penso Physarum polycephalum, 2022 (omaggio a Gaston De Pawlowsky), che sarà presentata al pubblicoe che resterà permanentemente esposta al Centro Arti e Scienze Golinelli.
«La parola ci ha aiutato a nominare le cose, a uscire dal caos, a innalzarci – spiega Andrea Zanzotti, presidente di Fondazione Golinelli. Oggi abbiamo più che mai bisogno di immaginare e costruire un futuro possibile. Occorre dare una speranza alle giovani generazioni che si nutra di pensiero e bellezza, che ne alimenti la cifra di creatività. Non basta interrogarsi sulla ricostruzione economica: dobbiamo fornire ai ragazzi un alimento spirituale più forte ed esigente. Bisogna insegnare loro la voglia di tornare a innalzarci seguendo il filo sottile delle parole e delle note, lasciandoci trasportare dove l’immaginazione, distillato prezioso dei meandri della nostra mente, può più del dominio tecnico».