Arte, vita e politica in Italia tra il 1918 e il 1943

Oltre 600 lavori realizzati da più di 100 autori e un totale di 800 documenti. È il progetto espositivo di Post Zang Tumb Tuuum. Arts Life Politics: Italia 1918-1943, nella sede milanese di Fondazione Prada in largo Isarco, dal 18 febbraio fino al 25 giugno 2018.

Il periodo storico tra il 1918 e il 1943 è caratterizzato in Italia dalla crisi dello stato liberale e dall’affermazione del fascismo, nonché da una costante interdipendenza tra ricerca artistica, dinamiche sociali e attività politica.

Se è vero che l’arte non esiste mai in astratto, bensì si forma e prende forma in un determinato contesto storico e culturale, il lavoro di ricerca che ha portato alla selezione dei dipinti, sculture, disegni, fotografie, manifesti, arredi, progetti e modelli architettonici oggi in mostra ha preso le mosse da immagini storiche delle opere nella loro collocazione originaria.

Rendering fotografico per “Post Zang Tumb Tuuum” (Fondazione Prada, Milano, 2018): Filippo Tommaso Marinetti nella sua casa (da “Wiener Illustrierte Zeitung” e “Berliner Illustrierte Zeitung”, 1934) con sullo sfondo “Dinamismo di un footballer” di Umberto Boccioni, 1913. Ullstein Bild / Archivi Alinari © 2017. Digital Image, The Museum of Modern Art, New York / Scala, Firenze

Il progetto di allestimento, ideato dallo studio 2×4 di New York in dialogo con il curatore Germano Celant, ricostruisce parzialmente, in scala reale, 24 di questi ambienti rinnovando l’osmosi tra espressione artistica e aspetti contestuali come arredi, elementi architettonici e dettagli decorativi.

Fortunato Depero, particolare del bozzetto del mosaico di Arti, mestieri e professioni, 1941-42. Tempera su cartoncino. Mart, museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Fondo Depero

 

L’attenzione al contesto sociale, politico e vitale si traduce in mostra anche nella presentazione di progetti architettonici, piani urbanistici e allestimenti di grandi eventi quali la Mostra della Rivoluzione Fascista (1932), l’Esposizione dell´Aeronautica Italiana (1934), la Mostra nazionale dello Sport (1935) e l’imponente disegno dell’E42. Alcuni degli esiti più innovativi della concezione architettonica e scenica di questo periodo, come i contributi fondamentali del Gruppo 7, Giovanni Muzio, Marcello Piacentini, Piero Portaluppi e Giuseppe Terragni, tra gli altri, sono veicolati in mostra anche attraverso proiezioni di grandi dimensioni che permettono di restituire criticamente l’imponenza della scala originale e l’impatto comunicativo, propagandistico e celebrativo degli allestimenti dell’epoca, nonché di esplorare il processo di estetizzazione della politica e delle masse attuato dal fascismo.

Plastici delle architetture progettate per l´Esposizione internazionale di Roma esposti alla VII Triennale di Milano, 1940. Sezione 1: l´E42, Olimpiade della civiltà, nella mostra dell´architettura. Archivio fotografico © La Triennale di Milano. Foto: Crimella 

 

Il percorso espositivo, che si snoda tra galleria Sud, Deposito, galleria Nord e Podium, è scandito da focus tematici dedicati a figure di politici, intellettuali, scrittori e pensatori, come Giuseppe Bottai, Piero Gobetti, Antonio Gramsci, Carlo Levi, Alberto Moravia, Luigi Pirandello, Margherita Sarfatti e Lionello Venturi, in cui si analizzano le loro diverse posizioni in un momento di forte radicalizzazione delle idee, di scambio tra le arti e di dialogo o scontro aperto tra le persone.

In questo clima intellettuali e artisti sviluppano la propria autonomia espressiva partecipando attivamente o restando indifferenti alle indicazioni del regime, o al contrario, subendone o criticandone, in rari casi, le imposizioni in campo politico, culturale e artistico.

All’interno del Cinema della Fondazione infine vengono proiettati 29 cinegiornali integrali (selezionati in collaborazione con l’Istituto Luce-Cinecittà) distribuiti nelle sale italiane tra il 1929 e il 1941, che documentano le fasi di allestimento e i momenti di inaugurazione di alcuni tra i principali eventi espositivi e culturali del periodo.

La mostra “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943” è accompagnata da un volume scientifico di 696 pagine e più di mille illustrazioni, pubblicato dalla Fondazione Prada, che include il saggio del curatore Germano Celant, 15 testi critici di studiosi, storici e critici d’arte e architettura e un’ampia sezione composta da 64 approfondimenti tematici redatti in occasione della mostra.

Immagine della VI Triennale di Milano, 1936. Introduzione alla mostra dell´abitazione nel nuovo Padiglione del Parco Sempione, sala “Coerenza”, a cura dallo studio BBPR con le opere di Fausto Melotti. Tra le opere esposte Costante uomo (1936) di Fausto Melotti – Per l’opera © Fausto Melotti by SIAE 2018. Archivio fotografico © La Triennale di Milano. Foto:  Crimella

 

Post Zang Tumb Tuuum. Arts Life Politics: Italia 1918-1943

 

  • Dove Fondazione Prada, largo Isarco 2, Milano
  • Quando 18 febbraio – 25 giugno 2018
  • Orari lun-gio 10:00 – 19:00; ven-dom 10:00 – 20:00 martedì chiuso
  • Ingresso 10 euro (ridotto 8 euro, gratuito <18 e >65)

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