Trascorsi 15 giorni dalla pubblicazione sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, lo scorso 27 gennaio è entrato in vigore il cosiddetto ‘decreto Bim’ (pdf) che definisce le modalità e i tempi di introduzione dell´obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l´edilizia e le infrastrutture nelle stazioni appaltanti: obbligo che decorre dall’1 gennaio 2019 per le grandi opere, mentre altro tempo è previsto per le opere di importo inferiore ai 100 milioni di euro, fino a quelle – obbligo da 1 gennaio 2025 – di importo inferiore a 1 milione di euro.
Normati anche gli adempimenti preliminari richiesti alle stazioni appaltanti, tra cui l’obbligo di presentare un piano di formazione del proprio personale e un atto organizzativo che specifichi i metodi di gestione e controllo dei flussi di lavoro.
Dall’anno prossimo e in ogni caso, anche per importi inferiori a 1 milione di euro, dal 2015, potranno concorrere a gare per l’appalto di opere pubbliche solo i contractor che operano con metodologie di building information modeling.