BIMO, PER GESTIRE LA RIVOLUZIONE DIGITALE NEL MONDO AEC

Presentata ufficialmente pochi giorni fa bimO open innovation, la prima startup innovativa del settore AEC (Architecture, Engineering, Construction) che trasforma l’effetto dirompente della metodologia BIM (Building Information Modeling) in vantaggio competitivo.

bimO open innovation si propone come partner e consulente per tutti i clienti – studi professionali di ingegneria e architettura, società di gestione immobiliare, enti pubblici, general contractor e produttori di componenti, attrezzature e sistemi – che desiderino accedere alla innovazione digitale del Building Information Modeling.

«Il BIM non è solo una questione di modelli software, è molto di più – dichiara Franco Rebecchi, co-fondatore e general manager di bimO – è una rivoluzione dirompente, un cambiamento inevitabile e paradigmatico, effetto della transizione all’era digitale e delle possibilità offerte dalle tecnologie, che sta portando l’intera industria dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni a un livello mai visto prima. Un cambiamento da dominare velocemente nella sua complessità e pervasività, che porterà a una completa ridefinizione dei prodotti, dei servizi e dei modelli di business».

bimO è una startup ma anche il punto di arrivo di oltre 15 anni di esperienza maturata dai suoi fondatori nella progettazione architettonica e ingegneristica di edifici pubblici e privati di tutte le tipologie e nello sviluppo di modelli di gestione economica, impiantistica e tecnologica.

bimO offre agli operatori coinvolti nella filiera delle costruzioni tutta la consulenza necessaria per la produzione di progetti BIM e per l’adozione e l’implementazione della metodologia di lavoro BIM nella propria organizzazione.

Iscritta alla sezione speciale del Registro delle Imprese riservata alle startup innovative, bimO si propone come facilitatore per entrare con confidenza e nel modo più efficace possibile nel futuro della digitalizzazione delle costruzioni e anche come partner e knowledge broker per sviluppare progetti di open innovation orientati al BIM, condividendo e facendo circolare il proprio know-how e sviluppando una rete di collaborazioni con gli operatori più all’avanguardia nella filiera per aprire nuovi scenari, che vanno dall’utilizzo delle tecnologie di realtà virtuale (VR) e di scansione 3D fino alla automazione di cantiere e dei servizi di facility.

«Con la sua visione olistica – prosegue Rebecchi – la modellizzazione BIM ha un’ampiezza di scopo tale da consentire un superamento della progettazione 3D, verso un project management che si declina in sette dimensioni, tutte integrate nel modello, fino a comprendere i parametri tempo (4D), costi (5D), sostenibilità (6D) e facility management (7D)».

BIM infatti significa congruenza e completezza delle informazioni che riguardano l’edificio, correttezza dei tempi e dei costi, integrazione delle competenze architettoniche, ingegneristiche e gestionali, efficienza ed efficacia per tutti gli stakeholder coinvolti, siano essi operatori del pubblico (con grandissimi vantaggi in termini di trasparenza) o imprese private.

bimO si rivolge a tutti quegli attori che intendono affrontare il mondo BIM a qualsiasi livello: dagli uffici tecnici che devono iniziare a gestire i nuovi appalti in BIM, agli studi di architettura/ingegneria che devono partecipare a gare BIM, alle imprese di costruzioni che devono aggiornare i propri modelli organizzativi e formare nuove figure professionali, fino alle aziende industriali che vogliono modellizzare i propri componenti.

Le competenze di bimO open innovation sono al servizio dei clienti per qualsiasi tipo di costruzione: dalle opere pubbliche agli edifici privati, dalle infrastrutture fino ai grandi progetti urbanistici e a landscape urbani e paesaggistici.

Un esempio di navigazione in un modello BIM

 

 

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