Ceramica italiana, un mercato da 6,5 miliardi

Sono complessivamente 279 le industrie del settore ceramico – piastrelle e lastre, ceramica sanitaria, porcellana e stoviglieria, materiali refrattari e ceramica tecnica, laterizi – attive in Italia nel 2019. Occupano oltre 27.500 addetti e hanno sviluppato un fatturato di 6,5 miliardi di euro. A questi numeri si aggiunge l’internazionalizzazione produttiva in Europa e Nord America.

Sono i dati dell’ultima indagine statistica presentata nel corso della recente assemblea di Confindustria Ceramica, che registra anche, a causa dell’emergenza Covid, una perdita – ad oggi – di 350 milioni di fatturato e un conseguente ampio ricorso agli ammortizzatori sociali.

A questo proposito, secondo il presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani, «fondamentale per la ripresa e per gli effetti sull´occupazione sarà il rilancio dell´economia nazionale. Gli interventi già previsti dal Governo vanno nella giusta direzione, ma sono necessari urgenti interventi di semplificazione amministrativa per far ripartire gli investimenti privati e pubblici, come ad esempio il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo per il quale sono già stati completati tutti gli iter autorizzativi».

 

Il mercato comparto per comparto

 

 

Le piastrelle di ceramica

 

Sono 135 le aziende presenti sul suolo italiano, dove sono occupati 19.318 addetti, che nel corso del 2019 hanno prodotto 400,7 milioni di metri quadrati (-3,5%) e un fatturato di 5,34 miliardi di euro, con una quota di export dell’84%.

Ad esse si aggiungono 16 società di diritto estero, controllate da 9 gruppi ceramici italiani, che nel 2019 hanno occupato 3.133 addetti in fabbriche estere che hanno generato un fatturato di 843 milioni di euro.

Nel 2019 gli investimenti nell’industria delle piastrelle e delle lastre ceramiche sono stati di 373,1 milioni di euro (7% sul fatturato annuo), in calo di un quarto rispetto all’anno precedente durante il quale erano ancora in vigore gli incentivi fiscali, ma ancora nettamente superiori ai volumi pre Industria 4.0.

 

La ceramica sanitaria

 

Sono 30 le aziende industriali produttrici di ceramica sanitaria in Italia, di cui 27 localizzate nel distretto di Civita Castellana (Viterbo). L’occupazione nazionale è pari a 2.672 dipendenti, e la produzione è stata pari a 4 milioni di pezzi. Il fatturato è di 338,8 milioni di euro, con vendite sui diversi mercati esteri pari a 152,5 milioni di euro (45% del totale).

 

L’industria dei materiali refrattari

 

Le 32 aziende attive nella produzione di materiali refrattari occupano 1.734 addetti (-3,6% rispetto al 2018), con una produzione di 358.700 tonnellate (-9,4%). Il fatturato totale è in crescita rispetto allo scorso (oltre 407 milioni di euro, +0,4%) e deriva da vendite sul territorio nazionale in calo del -6,5%, e da esportazioni in aumento del +9,6%.

 

Le stoviglie in ceramica

 

Le 10 aziende industriali italiane occupano 655 dipendenti per una produzione 11.600 tonnellate (-12,1%) e vendite di prodotto finito pari a 10.000 tonnellate. Le vendite sul mercato domestico rappresentano il 74% delle vendite totali. Il fatturato 2019 è pari a 49,7milioni di euro (-9,4%), di cui il 70% realizzato in Italia.

 

Il settore dei laterizi

 

Il settore dei produttori italiani di laterizi si compone di 72 imprese, la cui occupazione ammonta a 3.200 addetti, che nel 2019 hanno fatturato 380 milioni di euro, principalmente venduti sul mercato italiano. La produzione ammonta a 4,4 milioni di tonnellate.

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