Attività di verifica e convalida svolte da un soggetto terzo indipendente hanno portato al rilascio della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Epd) specifica per il vetro Pilkington Mirai, lanciato sul mercato lo scorso ottobre.
La certificazione, che ha ribadito la riduzione del 52 per cento del contenuto di carbonio incorporato rispetto alla tradizionale base chiara di produzione comunitaria, ha anche confermato Mirai come il vetro più ecologico presente oggi sul mercato.
La Dichiarazione Ambientale di Prodotto è una certificazione volontaria che contiene informazioni oggettive e quantificabili sull’impatto ambientale associato al ciclo di vita di un prodotto per rilevare l’impronta ambientale dei singoli componenti degli edifici.
Il parametro più interessante che viene riportato nell’Edp è forse il Potenziale di Riscaldamento Globale (Gwp), che indica per ogni fase del ciclo di vita le emissioni di carbonio in atmosfera: nel caso del vetro, sono indicate le emissioni relative alla fusione in altoforno, il trasporto, l’utilizzo dell’utente finale e lo smaltimento del vetro.
Questo quadro di informazioni consente ad architetti e progettisti di prendere decisioni più consapevoli al momento dell’acquisto della scelta dei materiali, come anche di rilevare l’impronta ambientale degli edifici in progettazione.
In aggiunta, l’uso di prodotti ceertificati Edp permetterà agli sviluppatori di ottenere crediti per i principali protocolli ambientali, quali Leed, molto diffuso in Italia e sul territorio comunitario, e, per il mondo anglosassone, Breeam.
Nello specifico, il vetro Pilkington Mirai viene prodotto utilizzando come fonte di energia combustibili alternativi, come già visto nell’esperimento di Pilkington UK a St. Helens, dove per la prima volta al mondo si è utilizzato idrogeno come vettore energetico per la fusione del vetro piano.
Se, inoltre, si sommano i contributi derivanti da un massiccio impiego di rottame e l’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili, si comprende come Pilkington Mirai possa vantare il 52 per cento in meno di carbonio incorporato rispetto al tradizionale vetro piano standard, pur vantando lo stesso aspetto estetico, la medesima qualità e identiche prestazioni del normale vetro float, con un impatto ambientale più che dimezzato.
A tal proposito, Arturo Benini, responsabile tecnico e marketing di Pilkington Italia, ha dichiarato: «La verifica di Pilkington Mirai come vetro a più basso contenuto di carbonio nel suo genere, costituisce un passo importante verso la neutralità climatica, fissata dal Gruppo Nsg come obiettivo per il 2050, a beneficio della salute e dell’ambiente costruito in generale.
Questo vetro, infatti, consente a progettisti, costruttori e proprietari di immobili, di progredire, già nell’immediato, e abbattere l’impatto ambientale dei loro progetti, utilizzando un materiale dalla bassa impronta ecologica, ma che offra le stesse caratteristiche e prestazioni del vetro standard. L’impiego di Pilkington Mirai permette quindi di contribuire alla piena sostenibilità dei nuovi edifici».
Il nome Mirai, che in giapponese significa futuro, indica l’inizio della prossima generazione di prodotti in vetro a basse emissioni di carbonio. Pilkington Mirai si inserisce nel solco dell’industria vetraria verso la decarbonizzazione a beneficio della collettività e dell’ambiente costruito: con soli 5 kg CO2 eq/mq per il vetro di 4 mm di spessore, si conferma il vetro più ecologico sul mercato, con un discreto margine rispetto ai prodotti proposti dai competitor.
La Edp per Pilkington Mirai si aggiunge alle numerose altre dichiarazioni, già disponibili per tutti i vetri della gamma a marchio Pilkington, tra cui il vetro float chiaro ed extrachiaro, i vetri stratificati e tutta l’offerta di vetri rivestiti.
Il vetro si conferma dunque come materiale cardine per l’architettura contemporanea, soddisfacendo le crescenti richieste in termini di estetica e sostenibilità.