Con un’offerta record di 191 milioni di euro – il doppio della base d’asta – Coima Sgr, la società di Manfredi Catella protagonista dello sviluppo Porta Nuova/Varesine, ieri si è aggiudicata la torre dei Servizi Tecnici Comunali di via G.B.Pirelli, sede storica degli uffici comunali dell’urbanistica e nota a Milano come ‘il Pirellino’.
Il complesso, completato nel 1966 su progetto degli architetti Bazzoni, Fratino, Gandolfi e Pretelli, comprende una torre di 26 piani alta 90 metri e un corpo basso che scavalca a ponte via Melchiorre Gioia, ha una superficie di 27.000 mq e altri 24.000 di parcheggi con 727 posti auto.
Oggi abbandonato – è in corso un intervento di rimozione dell’amianto dalle facciate – il Pirellino diventerà presto oggetto di un concorso di progettazione internazionale per una sua radicale trasformazione. Con ogni probabilità il corpo a ponte non verrà demolito ma sicuramente ‘alleggerito’ e reso trasparente per non ostacolare la visione del resto della città.
La ex-torre del Comune andrà così ad aggiungersi agli altri oggetti architettonici che stanno mutando il volto di un intero quadrante di Milano: è di fatto adiacente al neonato parco della ‘Biblioteca degli alberi’ e poco a nord, oltre al complesso di Palazzo Lombardia, è già aperto il cantiere dell’ex-palazzo dell’Inps (acquisito da Coima nel 2015 per conto di una controllata di Abu Dhabi Investment Authority). In corso anche, nella vicina via Galvani, l’importante intervento di riqualificazione, a cura dell’architetto Maurice Kanah (studio bg&k associati), della torre Galfa che, completata nel 1959 su progetto di Melchiorre Bega, faceva anch´essa parte del cosiddetto ´centro direzionale´ milanese di quegli anni.