Collaborative Design, CW e L22 insieme

Il team di Cibic Workshop ha un proprio spazio identitario all’interno degli spazi fisici di Lombardini22. È questo l’aspetto concreto dell’alleanza siglata tra CW e Lombardini22 – che conservano la propria identità – per integrare i rispettivi punti di forza.

«Siamo sempre accoglienti e aperti al cambiamento – afferma Franco Guidi, a.d. di Lombardini22con CW integriamo valori complementari ed esperienze diverse. Ma questo non è sufficiente al successo: l’integrazione deve essere basata su principi condivisi. E con Aldo Cibic abbiamo molto in comune”.

Diversi per struttura e profili di mercato, ciò che accomuna i due gruppi di progettazione è la costante ricerca dell’innovazione e la stessa attenzione alla cultura, all’arte e alle giovani generazioni. Una comune base valoriale che oggi diventa anche vicinanza fisica che consentirà di integrare e approfondire due processi distinti in un unico più ampio percorso progettuale.

L’organizzazione strutturata e l’elevata capacità di esecuzione e delivery di Lombardini22 permetteranno a CW di seguire progetti di ogni dimensione e complessità, in tutte le fasi della catena del valore. L’expertise autoriale di CW nella fase di concept potrà arricchire i progetti di Lombardini22, e la presenza autoriale di Aldo Cibic sarà fonte di ispirazione per i giovani architetti del “vivaio” di Lombardini22.

Inoltre, le due realtà si supporteranno vicendevolmente per sviluppare nuovi business e affrontare nuove sfide. Entrambe le parti si stanno muovendo verso uno sviluppo internazionale strutturato (CW sta aprendo una sede a San Francisco, L22 sta definendo una strategia di crescita in Europa) per il quale la partnership rappresenterà un valore aggiunto e sarà un elemento di supporto e spinta.

Parlando della nuova collaborazione Aldo Cibic ha commentato «Il futuro del mondo si costruisce lavorando insieme, per il bene comune. Procedere soli è un concetto vecchio. Unire le forze è l’unico modello per un’integrazione di successo».

Lombardini22

 

I manager di Lombardini22. Da sinistra, Alessandro Adamo, Elda Bianchi, Paolo Facchini, Roberto Cereda, Marco Amosso, Adolfo Suarez e Franco Guidi

Lombardini22 nasce nel 2007 per iniziativa di sei professionisti con background e competenze differenti ma accomunati dalla stessa visione del lavoro e dagli stessi valori di rispetto, stima e attenzione per il cliente. Oggi il gruppo è guidato da sette soci all’insegna della qualità progettuale e della relazione tra le persone: i collaboratori, il cliente, gli specialisti, i fornitori, gli alleati di volta in volta più indicati per raggiungere il risultato ottimale, in una logica di partnership e di supporto reciproco.

In dieci anni di attività Lombardini22 ha conquistato un ruolo di leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria, ospita più di 180 persone e si posiziona al 3° posto per fatturato nella classifica italiana delle società di architettura.

Opera a livello internazionale attraverso cinque brand: L22, brand dedicato all’architettura e all’ingegneria; Degw, leader nella consulenza strategica sui modi di lavorare e sull’interazione fra spazio fisico e performance aziendale; Fud Brand Making Factory, dedicato al physical branding e al communication design; Cap DC dedicato ai Data Center, Eclettico per i progetti nel settore dell’ospitalità.

 

Cibic Workshop

 

Aldo Cibic con il socio di CW Chuck Felton (a sinistra) e il designer Diego Lucchini 

Aldo Cibic nasce a Schio nel 1955 e si avvicina al mondo del design da autodidatta. Nel 1977 diventa socio di Sottsass Associati e nel 1981 è fra i fondatori di Memphis, collettivo che segnerà un passaggio epocale nell’universo del design e dell’architettura. Innovatore per vocazione, lontano da etichette di genere e forzature stilistiche, Cibic adotta da subito la sperimentazione come prassi. Alla fine degli anni Ottanta fonda lo studio Cibic, e nel 1991 lancia “Standard”, la sua prima collezione autoprodotta. Nello stesso periodo diventa docente presso la Domus Academy e avvia l’attività di ricerca con le scuole, inaugurando l’idea di un “design dei servizi”. Progetti come “The Solid Side” (1995) e “New Stories New Design” (2002) incoraggiano una relazione dinamica fra l’uomo e lo spazio e propongono una modalità originale di progettazione dei luoghi rispetto alle dinamiche sociali. Con la stessa vocazione “Microrealities” (2004) e “Rethinking Happiness” (2010), entrambi presentati alla Biennale di Architettura di Venezia, che inventano storie contemporanee volte a moltiplicare le occasioni di incontro, scambio e condivisione nella vita collettiva.

Nel 1989 fonda lo studio Cibic & Partners; nel 2010 viene avviato il Cibicworkshop, studio di progettazione e centro multidisciplinare di ricerca, che si dedica all’elaborazione di tipologie progettuali alternative e sostenibili rivolte alla valorizzazione del territorio e alla definizione di una nuova coscienza culturale, emotiva e ambientale dello spazio pubblico. Aldo Cibic svolge attività accademica presso il Politecnico di Milano, lo Iuav di Venezia e la Domus Academy, ed è professore onorario alla Tongji University di Shanghai.

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